Coronavirus, il 35enne romano che trasforma le maschere da sub di Decathlon in respiratori

Coronavirus, il 35enne romano che trasforma le maschere da sub di Decathlon in respiratori
di Mirko Polisano
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Lunedì 30 Marzo 2020, 09:06 - Ultimo aggiornamento: 11:24

Dallo snorkeling alla terapia intensiva, di questi tempi, il passo è breve. Ma possibile grazie ad un 35enne romano, Paolo Nazzaro e ai suoi due soci, Davide Telleschi e Guido Zannoni. Dopo aver studiato disegno industriale applicato al campo nautico ed essersi prima laureato alla Sapienza e poi specializzato a Tor Vergata, da piazza Bologna quartiere dove è nato e cresciuto si è trasferito a La Spezia per creare in terra ligure, con i suoi due soci, una start up specializzata in stampa 3D e per affiancare i designer e le imprese nella realizzazione di nuovi prodotti, servendosi delle tecnologie di ultima generazione.

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LA RICHIESTA
Da qualche settimana, da uno dei fronti italiani maggiormente colpito dal contagio del coronavirus, il Brescia FabLab ha lanciato la proposta di trasformare le maschere per l'esplorazione subacquea di Decathlon, il modello Easybreath, in maschere per ossigeno da utilizzare nei reparti di terapia intensiva per combattere uno degli effetti più devastanti del Covid-19, quello dell'insufficienza polmonare. Per farlo, però, è necessario utilizzare un connettore modificato, da realizzare ex novo.

LA SFIDA
Una sfida raccolta prima da una piattaforma di ingegneri che hanno recuperato i disegni del brevetto e hanno verificato che l'impresa potesse avere un effetto concreto e poi da Paolo e dai suoi soci che hanno deciso di stamparla e renderla reale. La conferma è arrivata dalla Protezione civile di Brescia, che ha ordinato 500 connettori: un numero elevatissimo, una commessa difficile da soddisfare. Ma Paolo, Davide e Guido non si sono tirati indietro.

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LA CHIAMATA
La loro azienda spezzina Superfici ha subito risposto presente alla chiamata. «Siamo chiusi al pubblico da un po' e oggi non avremmo dovuto nemmeno venire in sede spiega Paolo - ma l'altro pomeriggio sono arrivati i link per la stampa dei connettori e ci siamo subito messi al lavoro assieme ad Incastrodesign. Abbiamo impostato le macchine e in due giorni abbiamo realizzato e spedito a Brescia 15 kit completi di connettori modificati per le maschere di Decathlon per la distribuzione alle strutture ospedaliere.

LA PRODUZIONE
La produzione va avanti e nei prossimi giorni ne manderemo altre. Nel frattempo, tramite il nostro amico Leonardo D'Imporzano, abbiamo saputo che in un punto vendita Decathlon vicino a noi c'è una disponibilità di circa 90 maschere Easybreath, che potrebbero essere utilizzate per i malati. Noi e le nostre stampanti ci siamo! Siamo a disposizione delle autorità sanitarie per realizzare i connettori che servono per questa operazione, ma anche per qualunque altro articolo di difficile reperimento che possa essere stampato in 3D. Ovviamente lo facciamo in forma gratuita».

STAMPA 3D
«Un'idea nata - prosegue Paolo - per far fronte alla possibile penuria di maschere ospedaliere per terapia sub-intensiva, che sta emergendo come concreata problematica legata alla diffusione del Covid-19: si tratta della costruzione di una maschera respiratoria d'emergenza riadattando una maschera da snorkeling già in commercio. Inoltre stiamo attivando una raccolta fondi: chiunque voglia aiutare può contattare direttamente Superfici alla mail studio@superficilab.com». Una storia, quella di Paolo Nazzaro e del suo team che sta calamitando l'attenzione mediatica, con echi internazionali.
 

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