Litorale e Castelli, controlli a tappeto: runner multato di 400 euro

I controlli sul litorale
di Moira Di Mario e Chiara Rai
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Lunedì 20 Aprile 2020, 11:24
Controlli a tappeto sul litorale da Ostia a Torvaianica e spiagge della Capitale presidiate dalla Guardia costiera che da sabato sta monitorando la riapertura degli stabilimenti balneari consentita solo per la manutenzione e la sanificazione degli spazi comuni. 
I blocchi di carabinieri, agenti locali, guardia di finanza e Polizia di Stato sono proseguiti anche questo fine settimana per evitare lo spostamento dei cittadini nei Comuni limitrofi. Pattuglie nell’entroterra, ai confini tra Pomezia e Roma fino ad Albano e Ardea, e sulla costa, tra Ostia e Torvaianica fino a Marina di Ardea.

A tutti i cittadini e agli automobilisti fermati sul litorale, gli agenti locali di Pomezia hanno anche misurato la febbre attraverso il termoscanner utilizzato ormai da quasi un mese. Al momento c’è un solo apparecchio, ma nei prossimi giorni i vigili dovrebbero averne in dotazione altri due. «Qualche problema e qualche ritardo nella consegna – dice il comandante Angelo Pizzoli – confidiamo tuttavia che vengano consegnati in settimana per potenziare la dotazione e consentire così verifiche più approfondite soprattutto in vista delle festività del 25 aprile e del 1° maggio». Sorvegliate speciale le spiagge e il lungomare di Ostia. Saranno giorni delicati per scongiurare gli assembramenti. 
Controlli serrati per far rispettare il decreto sul coronavirus che impone di restare a casa e uscire soltanto se strettamente necessario e di indossare i dispositivi di protezione nei luoghi sensibili come ospedali e piccoli esercizi che vendono beni di prima necessità. Ad Albano è stata denunciata una operatrice socio sanitaria di 58 anni, perché sorpresa senza mascherina, camice, calzari e copricapo all’interno di un reparto dell’ospedale Regina Apostolorum. 


La richiesta di intervento è partita dalla direzione sanitaria dell’ospedale che è molto attenta al rispetto dei parametri di sicurezza sia per chi lavora all’interno dei nosocomi che per i pazienti. Sia a Castel Gandolfo che Albano Laziale la polizia locale del corpo consorziato non ha smesso di fermare auto e pedoni, soprattutto nel fine settimana. Ieri durante la giornata sono state fermate oltre 50 auto per controllare gli spostamenti ed è risultato che la maggioranza delle persone era munita di autocertificazione e una valida motivazione per lo spostamento.

Singolare invece la storia di un giovane romano arrivato a Castel Gandolfo per una passeggiata. Non appena ha visto dei vigili ha provato a defilarsi una volta uscito dal tunnel verso l’ambitissimo lungolago castellano.

Il ragazzo si è infilato in un parcheggio privato ma è stato raggiunto dagli agenti a piedi che gli hanno chiesto spiegazioni e l’autocertificazione. L’uomo si è giustificato dicendo che era un “rider” cioè un fattorino che fa le consegne per i ristoranti a domicilio. Ma in realtà dietro non aveva nessuna consegna da fare e quindi è stato sanzionato con la multa di circa 400 euro ed è stato invitato a tornare a casa sua a Roma. Sicuramente era venuto al lago per fare una passeggiata ai Castelli senza valido motivo. Gli agenti della polizia locale in realtà hanno accertato che il giovane facesse comunque il rider e consegnasse cibo a domicilio ma ieri non stava lavorando e non ha potuto giustificare alcuna consegna. 
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