Coronavirus Roma, positivi anche marito e figlia della donna di Fiumicino. Scuola Colombo chiusa fino al 9

Coronavirus Roma, positivi anche il marito e uno dei figli della donna di Fiumicino
di Mauro Evangelisti e Mirko Polisano
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Sabato 29 Febbraio 2020, 12:18 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 10:55

Sono tre in totale i positivi al Coronavirus a Fiumicino. La conferma arriva dai test dello Spallanzani. Oltre alla donna di 38 anni che aveva viaggiato in provincia di Bergamo, sono risultati contagiati anche la figlia di 10 anni e il marito. Hanno tutti lievi sintomi. Lo ha annunciato il direttore sanitario dello Spallanzani Francesco Vaia leggendo il bollettino ufficiale. Sotto osservazione 40 persone entrate in contatto con la donna. La scuola frequentata dalla figlia resterà chiusa fino al 9 marzo. 

L'AUDIO Il vocale nella chat della scuola: «Mi dispiace, io e mia figlia positive...»

«Quasi sicuramente la prima decisione è presa: chiudere fino al 9 marzo la scuola, la Colombo, ma anche il corpo che è tutt'uno in termini di servizi. La mensa, la palestra e la piscina sono corpo unico. Proprio per questo, faremo un intervento: ci sarà una mia ordinanza, chiuderemo la scuola fino al 9», ha spiegato il sindaco di Fiumino Esterino Montino in streaming dal Comune. «A fianco alla scuola c'è anche la materna - ha spiegato - È solo vicino agli altri edifici, si ritiene che può rimanere aperta, con una osservazione speciale che l'Asl continuerà a fare e noi siamo a disposizione. Riguardo alla seconda scuola, quella che frequentava il bambino più piccolo, quella di via Coni Zugna, a decisione è ancora sospesa. Tra un'ora un'ora e mezza la prenderemo, dopo aver ricostruito non tanto gli spostamenti del bambino, che è negativo, ma quello dei genitori, per capire se hanno una correlazione. Si deciderà se tenerla aperta o chiuderla fino al 9. Ora si vedrà che procedure seguire con la Asl rispetto alla classe che frequentava la bambina. Capire quale sarà il percorso di attenzione rispetto ai bambini che hanno avuto una relazione con la famiglia».

Quello di Fiumicino «non è un focolaio - ha aggiunto Montino - è un dato che deriva dall'esterno, nulla di significativo o preoccupante, da qui il mio appello alla responsabilità comune rispetto a una vicenda molto delicata, che suscita malessere e dubbi. Però dobbiamo evitare qualsiasi reazione scomposta o irrazionale che non c'entra nulla con i protocolli. Seguirò direttamente i protocolli di carattere internazionale e quelli sanitari: ci sono percorsi consolidati. Stiamo parlando dello Spallanzani».
 


«La donna se pur positiva sta abbastanza bene, e la tac di ieri è negativa. Gli altri della famiglia stanno bene, stanno tutti in isolamento. Stiamo cercando di alleviare il peso, soprattutto nel bimbo più piccolo, a 5 anni stare in isolamento, gli è stato detto che è un'astronave. Non è una cosa semplice ma necessaria», ha spiegato inoltre l'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato. «Il messaggio che voglio dare è di competenza e di serietà, vogliamo stare vicini alla popolazione di Fiumicino per superare questa momentanea difficoltà».

«Procederemo alla sanificazione dei luoghi in cui verranno sospese le attività di natura didattica. Lavoreremo costantemente. Nei prossimi giorni ci trasferiremo qui per ricostruire puntualmente tutti i contatti. Abbiamo avuto incontro con autorità scolastiche. Ho trovato persone serie che non si fanno prendere dal panico», ha aggiunto D'Amato ribadendo quanto detto da Montino e cioè che quello di Fiumicino 
«non è focolaio perché abbiamo ricostruito tutti i contatti. Emerge un soggiorno e una permanenza dal 19 al 21 febbraio ad Alzano Lombardo (Bergamo) in cui ci sono stati casi segnalati».

«Nelle prossime ore verrà completato il quadro dei contatti, in particolare della bambina. Abbiamo istituito una squadra mista della Asl Roma 3 e del Seresmi dello Spallanzani. Verranno attivate procedure di sorveglianza attiva presso i domicili. Ci saranno modalità sanitarie da rispettare, di sorveglianza fiduciaria ma verificheremo puntualmente perché è importante».


Allo Spallanzani sono stati valutati, ad oggi, presso la nostra accettazione 193 pazienti. Di questi, 165, risultati negativi al test, sono stati dimessi. Ventotto sono i pazienti tutt'ora ricoverati. Oggi è stato anche il giorno delle dimissioni di Niccolò, il 17enne riportato da Wuhan in Italia con un volo dell'Aeronautica e rimasto fino a stamani in quarantena. «La comunità clinica e scientifica dello Spallanzani e la Direzione dell'Ospedale hanno salutato il ragazzo augurandogli ogni felicità». Il giovane di Grado rimase bloccato per due volte in Cina a causa della febbre ma è semrpe risultato negativo ai test.

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