Coronavirus, famiglia contagiata a Fiumicino, i vicini: «Pronti a fare il test»

A Fiumicino chiuse elementare e media di via Rodano e la piscina comunale
di Mirko Polisano
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Domenica 1 Marzo 2020, 10:57

«Speriamo presto di uscire da questo incubo, anche se sappiamo che la situazione è sotto controllo». Mentre la Asl ha attivato il protocollo sanitario previsto, i residenti dell’Isola Sacra, dove vive la famiglia di Fiumicino risultata positiva al test sul coronavirus, sono preoccupati per la possibilità di contagio ma fiduciosi nelle misure adottate per prevenire il propagarsi dell’infezione. «Controllateci tutti - dice un vicino di casa della donna di 38 anni rientrata la scorsa settimana da Bergamo - vorremmo essere anche noi sottoposti a profilassi ma i medici ci hanno tranquillizzato. Abbiamo fiducia nelle autorità sanitarie». 

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«Una mamma premurosa e amorevole - racconta un’altra vicina riferendosi alla 38enne ora ricoverata allo Spallanzani - e anche in questa occasione ha saputo dimostrare responsabilità mettendosi in auto-isolamento. Questo ci fa stare più tranquilli ma la prudenza in questi casi non è mai troppa». «Sono miei clienti - dice il titolare di un mini -market di via Trincea delle Frasche - li avevo visti una quindicina di giorni fa che erano venuti per la spesa. Non credo di essere entrata in contatto con loro, ma da quando si è sparsa la notizia in zona anche noi siamo allertati». Nel supermarket di via Coni Zugna, all’Isola Sacra, a Fiumicino, dove vive la donna positiva al Coronavirus come suo marito e uno dei suoi due figli, i residenti hanno iniziato a fare scorte in caso di possibile quarantena. 
 


 
La scuola frequentata dalla bimba di dieci anni, anche lei positiva al tampone del Covid-19 come i genitori, sarà chiusa su disposizione del sindaco. «L’elementare di via Rodano - ha spiegato il primo cittadino Montino - insieme alle medie, alla mensa e alla piscina comunale sarà chiusa fino al prossimo 9 marzo». Il provvedimento, necessario per permettere nuovi interventi di igienizzazione, però non sembra soddisfare i genitori dei piccoli alunni, sul piede di guerra fin dalle prime ore in cui si è sparsa la notizia. «La chiusura non basta - protestano alcuni - chiediamo che venga applicata la profilassi per i nostri figli e anche per noi, non solo ai compagni di classe». A rassicurarli la task force della Asl e la preside dell’istituto. «Una squadra composta da tecnici della Asl e del Seresmi, il Servizio Regionale per l’Epidemiologia, Sorveglianza e controllo delle Malattie Infettive dello Spallanzani - ha fatto sapere l’assessore alla sanità della Regione, Alessio D’Amato - sta effettuando una indagine epidemiologica per ricostruire i contatti stretti della famiglia e identificare le persone che saranno poi sottoposte a sorveglianza attiva, restando nelle loro case e seguendo protocolli sanitari precisi. Queste persone avranno a disposizione anche un’App dedicata che permette un monitoraggio in tempo reale. Solo in caso di presenza di sintomi si procederà con il test per il Covid-19».

«I genitori possono stare tranquilli - commenta invece Letizia Fissi, dirigente della scuola Colombo - non c’è nessuna emergenza. È stato un caso isolato e abbiamo fatto tutto il necessario». Chiusa anche la piscina comunale. «Anche noi siamo a rischio - dice uno dei frequentatori - C’è un po’ di paura per il virus che potrebbe diffondersi maggiormente con il calore». Ma anche su questo non tardano ad arrivare le rassicurazioni del Comune: «La situazione è sotto controllo. La piscina chiude per motivi precauzionali e per effettuare le operazioni di pulizia poi tutto riprenderà normalmente».

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