Coronavirus, buoni spesa a Roma: 40mila richieste in pochi giorni

Chi si trova improvvisamente con reddito zero
di Stefania Piras
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Lunedì 6 Aprile 2020, 15:44

Coronavirus , boom di richieste per accedere ai buoni spesa. Sono circa quarantamila le domande arrivate finora nei municipi di Roma. Ogni territorio sta smistando i tantissimi moduli arrivati, alcune amministrazioni municipali hanno dovuto richiamare il personale in ufficio per gestire queste richieste sospendendo il lavoro agile da casa. Nella geografia di questa nuova povertà Covid, che non è una povertà strutturale, ma un disagio che si è creato per colpa dell'epidemia, che prima non esisteva, ci sono le aree romane dove di solito si riscontravano più sacche di disagio, certo, ma c'è una domanda importante anche nei municipi considerati ricchi. 

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Ecco perché nel bando pubblico si specifica che «la platea dei beneficiari ed il relativo contributo sarà individuata tra i nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19 e tra quelli in stato di bisogno, per soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico». Inoltre, è scritto che il contributo può essere destinatio «anche ai cittadini non residenti impossibilitati a raggiungere il proprio luogo di residenza». Un super lavoro dunque per gli uffici per fare tutte le verifiche anagrafiche e per controllare che non ci sia già una forma di aiuto con cui poter andare avanti. Si tratta di controlli incrociati che devono mettere insieme molti dati: dall'Isee che per alcuni non corrisponde più a quello dichiarato ma è letteralmenete crollato, fino all'importo del Reddito di cittadinanza. Ci sono utenti che percepiscono dagli 80 euro ai 600 euro di RdC. Gli assistenti sociali dovranno valutare le priorità: è un contributo una tantum e tra le priorità c'è chi si è trovato improvvisamente senza nulla, e per cui anche 80 euro di reddito di cittadinanza rappresentano qualcosa. «Stiamo studiando un modo per capire se si può integrare il sussidio, e per censire i bisogni di chi ad ora non ha nulla, dobbiamo contemperare nuove esigenze. Cercheremo di distribuire bene questi contributi», spiega l'assessore municipale del V Mario Podeschi. 

Ottomila domande sono arrivate solo nell'area che va da Cinecittà all'Appio Tuscolano e passa per la Romanina
Sono in tutto 6000 le richieste nel municipio delle Torri. Quasi 5000 al Prenestino, 2600 a Ostia e circa 2000 nel centralissimo Trieste Salario

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Nell'avviso pubblicato sul sito di Roma Capitale c'è scritto che il buono spesa serve per «fronteggiare i bisogni dei nuclei familiari, delle persone e delle famiglie in condizione di assoluto e/o momentaneo disagio, quindi privi della possibilità di approvvigionarsi dei generi di prima necessità».
«Ogni beneficiario - si legge - potrà richiedere i “buoni spesa” per l’acquisto dei generi alimentari e/o di prima necessità. L’ammontare dei “buoni spesa”, potrà variare a seconda della composizione del nucleo familiare».
Una famiglia composta da una o due persone può avere 300 euro. Da 3 a 4 persone il contributo è 400 euro. Con 5 o più persone si può ottenere un massimo di 500 euro. 
 





 

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