Virus Roma, altri 29 positivi dal Bangladesh. Il ministero della Salute blocca tutti i voli da Dacca. Test a chi è arrivato dopo il 1° giugno
Torniamo al bollettino di oggi. Anche 3 dei cinque casi positivi sono di importazione, arrivavano dall'estero, ma non sono tra quelli intercettati grazie al tamponi effettuati all'aeroporto. Spiega l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato: «Nella Asl Roma 1 dei quattro casi registrati nelle ultime 24 ore, due sono riferiti a persone di nazionalità del Bangladesh che hanno un link correlabile con i voli internazionali provenienti da Dacca già attenzionati. Ulteriori due casi arrivano da accesso al pronto soccorso dall’ospedale San Pietro e uno dal pronto soccorso del Policlinico di Tor Vergata. Infine, per quanto riguarda le province, registriamo un caso nella Asl di Latina si tratta di un link familiare con la donna di nazionalità Indiana e di rientro dall’India che era correttamente in isolamento».
In totale, tenendo conto dei voli precedenti arrivati dal Bangladesh (anche con scalo) sono 77 i casi di importazione legati al rientro di immigrati da Dacca. I 36 positivi trovati con i tamponi a Fiumicino sono stati portati al Covid Center di Casal Palocco, tutti gli altri resteranno in isolamento in un hotel affittato dalla Regione (o a domicilio se dimostreranno di avere la possibilità di evitare contatti con altre persone). Infine, prosegue la campagna di tamponi a tappeto tra tutti gli immigrati del Bangladesh già presenti a Roma. Spiegano dalla Regione Lazio: «C'è stata una straordinaria adesione da parte della Comunità del Bangladesh per i test al drive-in Santa Caterina delle Rose (Asl Roma 2) a dimostrazione che è stato raccolto l’appello lanciato dalla Asl Roma 2. Sono state importanti le indicazioni delle autorità religiose e dei rappresentanti della Comunità».
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