Coprifuoco a Roma, strade e locali sono già deserti: prove tecniche di lockdown

Coprifuoco a Roma, strade e locali sono già deserti: prove tecniche di lockdown
di Alessia Marani
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Venerdì 23 Ottobre 2020, 08:34

Prove tecniche di coprifuoco. Già ieri, in attesa delle ulteriori misure restrittive che scatteranno oggi, le piazze della movida si sono svuotate. Nessuno seduto sulla scalinata di piazza Trilussa, a Trastevere, tavolini semideserti in piazza Campo de' Fiori, timidi aperitivi in piazza Madonna de' Monti dove le comitive erano poche mentre coppie di fidanzati consumavano attorno alla fontana cocktail su bicchieri di plastica e birra. «I romani sono già entrati nel mood da coprifuoco - raccontano i camerieri del Meccanismo, storico locale di piazza Trilussa - fin dall'inizio di questa settimana, da quando si è iniziato a parlarne, si è vista meno gente. Gli unici clienti fissi - scherzano - sono i vigili urbani e le forze dell'ordine che vengono continuamente a fare controlli. Stiamo rispettando tutte le norme, abbiamo distanziato i tavoli, messo il gel, utilizziamo tutte le prescrizioni, indossiamo rigorosamente le mascherine e... incrociamo le dita perché, ovvio, siamo preoccupati per il nostro lavoro».

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L'ATMOSFERA
Tra i vicoli del rione, a tratti, sovrasta uno strano silenzio. Insolito. Mancano all'appello i tanti turisti stranieri che già dalle sette del pomeriggio cominciano a sedersi ai tavoli in trattoria per mangiare una pizza o addentare una cacio e pepe, nessuna orda a caccia di spritz in piazza San Callisto e dintorni. Vuote le scale del Politeama. In Vicolo del Cinque, i buttadentro tentano tutte le carte pur di attirare i pochi passanti in giro. I tavolini che strabordano sul selciato, alle venti, sono in gran parte liberi. «Noi siamo venute lo stesso per incontrarci un attimo dopo il lavoro e provare a distrarci - dicono Annalisa, assicuratrice di Bravetta, e Francesca, insegnante di Yoga mentre sorseggiano una birra davanti a un antipasto - ma l'atmosfera non è affatto elettrizzante. Si respira un'aria pesante, tensione.

L'unica nota positiva è che per parcheggiare non abbiamo avuto problemi: lungotevere sgombero in un orario in cui, abitualmente, non si camminava».

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TURNI E APP
Da oggi dopo la mezzanotte non potrà girare nessuno, se non per comprovati motivi e muniti di autocertificazione. Tutti i locali per quell'ora dovranno essere chiusi. Dopo le 21 resta vietato consumare al di fuori dei tavoli. In quattro piazze (Trilussa, Madonna de' Monti, al Pigneto e Campo de' Fiori) verranno sbarrate con le transenne o i nastri della polizia locale, gli spazi non utili all'accesso o al deflusso dei clienti dei locali. Al Tonnarello di via della Paglia si sono già organizzati. Giuseppe, il responsabile di sala, mostra i tavoli esterni separati dai plexiglass, spiega che «si faranno principalmente due turni di prenotazioni, alle 19 e alle 20», ma che se ne accetteranno comunque «non oltre le 22 perché mettere fretta ai clienti non è bello».

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Quindi illustra la App di cui si servono «per impedire che si formino assembramenti di persone in coda, prendiamo il numero di telefono dei clienti e li avvisiamo quando è arrivato il loro turno e possono entrare». Per i ristoratori ieri c'erano «sì e no un quinto delle presenze solite», tutti sono concordi nel dire che «ormai si lavora giusto il sabato e la domenica a pranzo». I contagi che salgono, la paura che i posti letto negli ospedali e le terapie intensive non siano sufficienti ad affrontare l'emergenza Covid, scoraggiano gli spostamenti. «Stiamo limitando le uscite al ristorante - affermano Sergio e Caterina, una coppia di insegnanti dell'Aventino - riservandoci una uscita a settimana, ma andiamo solo in posti fidati, che conosciamo». L'aperitivo è sotto tono anche nei dintorni di via Galvani. A Campo de' Fiori c'è la camionetta dell'Esercito e una pattuglia dei carabinieri fa su e giù per la piazza, ma di gente che consuma alle 18,30 ce n'è davvero poca. E da stasera: coprifuoco.

 

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