Roma, controlli nelle zone della movida, 11 arresti e 20 denunce

Roma, controlli nelle zone della movida, 11 arresti e 20 denunce
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Domenica 16 Giugno 2019, 12:56
Nel fine settimana, i carabinieri del Gruppo Roma hanno eseguito un’intensa attività di controllo dal centro storico alle periferie, con particolare attenzione alle aree maggiormente frequentate durante la movida. Gli accertamenti hanno portato all’arresto di 11 persone e alla denuncia a piede libero di altre 20.

Esquilino e San Lorenzo. I carabinieri della Compagnia Piazza Dante, nelle zone comprese tra San Lorenzo e Esquilino, con particolare attenzione alle aree note, in passato, per lo spaccio di stupefacenti, hanno arrestato 10 persone e denunciato a piede libero un 45enne, titolare di un negozio. Appostamenti e verifiche hanno permesso agli investigatori di sorprendere 9 pusher mentre cedevano dosi di hashish, marijuana, cocaina e eroina a 10 acquirenti, tutti identificati e segnalati quali assuntori all’Ufficio Territoriale del Governo. Gli arrestati sono un cittadino del Marocco, uno del Congo, due della Nigeria, tre del Gambia, uno della Guinea e uno dell’Ecuador, tutti senza fissa dimora e con precedenti. Nelle loro tasche sono state trovate in totale 60 dosi di droga, sequestrate dai carabinieri insieme al provento dello spaccio, circa 400 euro in contanti.

In manette è finito anche un 36enne del Bangladesh, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Roma per reati contro il patrimonio. I militari lo hanno portato in carcere a Rebibbia. Al termine di un controllo amministrativo, gli uomini del Nucleo Operativo della Compagnia Piazza Dante, insieme ai colleghi del Nucleo Antisofisticazione e Sanità, hanno denunciato un 45enne nigeriano, gestore di un negozio di alimentari “etnico” di via Giovanni Giolitti, trovato in possesso della somma contante di 9.000, occultata sotto un congelatore, di cui non è stato in grado di giustificare l’esatta provenienza. Nei suoi confronti sono state, inoltre, elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di 5.000 euro per la mancata presenza sui prodotti alimentari della prevista documentazione relativa alla tracciabilità della loro origine e per carenze igienico-sanitarie nella conservazione degli stessi. Nella circostanza, i carabinieri hanno sequestrato circa 130 chili di prodotti ittici. Sanzionati anche i titolari di altre due attività: un 28enne romano, titolare di un locale in via Tiburtina, multato per un importo di 2.000 euro perché all’interno dell’esercizio commerciale sono state rinvenute bevande scadute e un 47enne del Bangladesh, titolare di un negozio di alimentari “etnico”, multato per un importo di 9.000 euro perché sprovvisto di certificato H.C.C.P.

Ponte Milvio. Decine di carabinieri della Compagnia  Trionfale, con il supporto dei colleghi del Nucleo Antisofisticazione e Sanità, hanno passato al setaccio le strade della movida di Roma Nord al fine di prevenire e reprimere fenomeni di illegalità. Il bilancio è di 14 persone denunciate e 2 attività commerciali sanzionate. Una coppia di cittadini romeni, lui di 50 anni e lei di 58 e un romano di 57, sono stati denunciato in stato di libertà, perché sorpresi subito dopo aver rubato prodotti cosmetici e di abbigliamento, all’interno di un supermercato di via Riano. Un cittadino filippino di 50 anni, già sottoposto agli arresti domiciliari, è stato denunciato per evasione: lo hanno trovato fuori casa, senza alcuna autorizzazione. In via Flaminia invece, un cittadino senegalese di 44 anni e un brasiliano 35enne, sono stati fermati: sono risultati inottemperanti all’ordine del Questore di Roma di lasciare il territorio nazionale. Poco più tardi invece, un romano di 41 anni, notato dai militari in atteggiamento sospetto è stato fermato e, a seguito delle operazioni di identificazione e successivi accertamenti alla banca dati, è risultato essere inosservante, alla misura di prevenzione dell’obbligo di dimora nel comune di Castelnuovo di Porto. Altri due cittadini romeni di 37 e 51 anni, sono stati, invece, pizzicati mentre scavalcavano il muro di cinta di un’abitazione, per loro è scattata la denuncia di violazione di domicilio, e un altro connazionale 43enne, è stato denunciato per false dichiarazioni sulla sua identità. Mentre per il reato di ricettazione, un cittadino paraguaiano di 40 anni e un cittadino del Bangladesh di 48, sono stato denunciati perché, il primo è stato fermato a bordo un motociclo denunciato rubato la scorsa settimana e il secondo di uno smartphone di dubbia provenienza. Un 39enne dello Sri Lanka, è stato trovato dai carabinieri in possesso di 5 grammi di shaboo. La successiva perquisizione domiciliare ha permesso ai militari di rinvenire, materiale utile alla suddivisione delle dosi e al confezionamento delle dosi e una pistola automatica marca “Bernardelli” calibro 22, denunciata smarrita. Infine una studentessa 16enne romana, è stata trovata in possesso di 10 grammi di marijuana. I Carabinieri del Nas hanno riscontrato violazioni in materia igienico-sanitaria e quindi elevato sanzioni amministrative per un totale di 3mila euro a due ristoranti nei pressi di via Flaminia.

Nomentano, Parioli, Salario–Trieste e piazza Bologna. Gli investigatori della Compagnia Parioli, insieme ai colleghi del Nucleo Radiomobile hanno arrestato un 72enne in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa da Tribunale di Sorveglianza di Roma. Durante un posto di controllo alla circolazione stradale, hanno poi denunciato a piede libero altre 4 persone: un 21enne di Perugia, fermato a bordo del suo scooter, per guida in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti; un 51enne moldavo trovato alla guida di un veicolo senza mai aver conseguito la patente; un 28enne e un 56enne romani per guida in stato di ebrezza. Inoltre, i carabinieri hanno segnalato all’Ufficio Territoriale del Governo, quali assuntori di droga, 5 persone trovate con dosi di marijuana e hashish. Infine, due cittadini romeni e uno di Roma, sono stati sanzionati con il “Daspo Urbano” perché trovate, senza motivo, nelle aree di accesso della stazione Tiburtina impedendo il libero transito, la fruizione delle infrastrutture ferroviarie e delle relative pertinenze.
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