Roma, dal Comune al Parlamento, la fronda grillina si allarga. Lombardi: no a un Raggi-bis

Roma, dal Comune al Parlamento, la fronda grillina si allarga. Lombardi: no a un Raggi-bis
di Francesco Pacifico
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Domenica 8 Dicembre 2019, 11:23
Nei Cinquestelle è corsa contro il tempo per evitare nuove spaccature sui rifiuti. Divisioni che dal Campidoglio si stanno allargando verso i gruppi grillini in Regione e Parlamento. Venerdì scorso, in Assemblea capitolina, Virginia Raggi si è ritrovata senza la maggioranza granitica che l’ha accompagnata finora: non tutti i 28 rappresentanti avrebbero votato l’ordine del giorno di scuderia che chiedeva alla sindaca di decidere su dove collocare la discarica dopo l’approvazione del piano regionale dei rifiuti (cioè verso marzo) e di impugnare l’ordinanza regionale che potrebbe “commissariare” Roma Capitale. Ma quattro o cinque, invece, erano tentati da votare la mozione della consigliera Simona Ficcardi, che preme perché sia la Raggi a scegliere i siti. Tutti questi ordini del giorno sono slittati al Consiglio di domani, ma già domani sera si dovrebbe tenere una riunione per ricomporre i cocci o ridurre i danni. 

Perché al Campidoglio, da settimane, i grillini si stanno dividendo. E non soltanto nella parte politica. Se Raggi e Zingaretti hanno chiuso i rapporti, lo staff della sindaca e i dirigenti (come Laura D’Aprile) che hanno partecipato direttamente alla cabina di regia continuano a tenere aperto un filo diretto con la Pisana per evitare il commissariamento. Non a caso l’ipotesi di un ricorso al Tar contro l’ordinanza regionale non sarebbe stata vagliata dagli uffici competenti. Lavora in contatto con la Regione anche l’amministratore unico di Ama, Stefano Zaghis, che - a differenza dei desiderata dei grillini che l’hanno scelto in quella posizione - guarda a inceneritori e alla discarica necessaria per smaltire gli scarti di lavorazione. E anche all’interno della giunta non mancherebbero i dubbi sulla strategia tenuta ora. Ma è in Aula Giulio Cesare che il quadro si fa più frastagliato. All’ultimo Consiglio, guidati dal capogruppo Giuliano Pacetti, oltre una ventina di eletti non ha fatto una piega quando si è profilato un ordine del giorno incentrato sul muro contro muro contro la Regione. Detto questo, altri nomi importanti (come Agnello, Angelucci o Diaco) guarderebbero a un approccio più propositivo come la Ficcardi.
 
Ma i rifiuti stanno spaccando anche i grillini regionali, dove la capogruppo Roberta Lombardi - intervistata ieri da Maria Latella a Skytg24 - ha ricordato che la Raggi non può essere ricandidata e non può derogare dal limite dei due mandati. Alla Pisana, la metà ha votato contro la proposta di Marco Cacciatore di istituire l’Ato di Roma così da evitare che la Capitale grava sulla sua provincia. La stessa motivazione ha spinto i parlamentari del frusinate come Fontana, Frusara o Sentieri a chiedere ai colleghi “romani” un cambio di marcia.
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