Audioguide per Colosseo e musei romani: inchiesta su Mondadori, Electa e Coop per frode fiscale

Visite al Colosseo e musei romani: inchiesta su Mondadori, Electa e Coop per frode sui servizi
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Mercoledì 10 Aprile 2019, 18:04 - Ultimo aggiornamento: 11 Aprile, 10:02
Frode fiscale e turbativa d'asta. Il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Gdf di Milano ha effettuato una serie di perquisizioni e acquisizioni in un'inchiesta della Procura milanese per frode fiscale e turbativa d'asta su Mondadori Electa, casa editrice che si occupa di mostre e fa parte del gruppo di Segrate, e sul consorzio di cooperative CoopCulture, in relazione alla gestione della vendita dei biglietti e dei cosiddetti "servizi aggiuntivi" del Colosseo e di altri musei della Capitale.

La Gdf milanese ha effettuato oggi una serie di perquisizioni tra Milano e Roma, in particolare negli uffici di Consip. Da quanto si è saputo, il capitolo principale dell'inchiesta, con più indagati e coordinata dal pm Stefano Civardi del dipartimento guidato da Ilda Boccassini, riguarda l'ipotesi della frode fiscale. Frode che sarebbe stata realizzata dal raggruppamento di imprese (Ati, ossia associazione temporanea di imprese) costituito dalla casa editrice del gruppo Mondadori (che dal '97 si occupa anche di mostre e servizi correlati) e da CoopCulture.

Un raggruppamento che gestisce i servizi di vendita di biglietti e quelli 'aggiuntivì (come le audioguide e i gadget) di una serie di siti museali, tra cui il Colosseo con i Fori Imperiali e il Palatino, un'area archeologica tra le più visitate al mondo, con oltre 7 milioni di visitatori solo nel 2017. La frode, secondo l'accusa, sarebbe stata messa in atto attraverso un complesso meccanismo di 'condivisionè di utili e perdite tra le due società del raggruppamento, per effetto del quale le stesse due società non avrebbero pagato l'Iva sulle prestazioni erogate, in particolare quelle della società cooperativa per la casa editrice.

Da qui il presunto raggiro ai danni dell'Erario che, secondo i pm, sarebbe andato avanti per anni. Sullo sfondo dell'inchiesta, poi, c'è la contestazione di turbativa d'asta (un capitolo che potrebbe essere trasmesso per competenza territoriale ai magistrati romani).
Questa ipotesi degli inquirenti, in particolare, è legata al bando di gara della Consip (la centrale di committenza della pubblica amministrazione) per l'affidamento dei servizi di biglietteria e di quelli 'aggiuntivì per il Colosseo e per gli altri siti collegati. Un bando assegnato per anni, dal '97 in poi, con una serie di rinnovi allo stesso raggruppamento temporaneo di imprese e anche prorogato nel 2011. Un bando, infine, annullato con una sentenza del Consiglio di Stato del dicembre 2017.




In relazione all'inchiesta, la Mondadori Electa S.p.A. ha diffuso una nota: «L’indagine concerne due presunti reati:    il primo è quello di frode fiscale (evasione di IVA) per le attività dei servizi aggiuntivi svolte da Mondadori Electa. A questo riguardo, è doveroso sottolineare che Mondadori Electa ha adottato, per queste attività, le regole fiscali condivise, a seguito di specifico interpello da parte della stessa società, con l’Agenzia delle Entrate - sede di Milano nel 2003; il secondo presunto reato è quello di turbativa d’asta per una gara bandita dalla Consip S.p.A. per la gestione dei servizi di biglietteria del Colosseo nel febbraio 2017, successivamente annullata dal Consiglio di Stato nel dicembre dello stesso anno: a questa gara la stessa Mondadori Electa non ha neppure partecipato trattandosi di servizi che non sono mai stati gestiti dalla società. La società conferma la sua piena collaborazione e fiducia nell’azione degli organi investigativi, proseguendo serenamemente nello svolgimento del proprio lavoro.
 
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