Colosseo, crollano muri: selfie con vista cantiere. E solo un cartello segnala il pericolo

I turisti incuriositi spostano le transenne e si arrampicano sul parapetto per le foto

Colosseo, crollano muri: selfie con vista cantiere
di Laura Larcan
3 Minuti di Lettura
Domenica 22 Maggio 2022, 23:39 - Ultimo aggiornamento: 23 Maggio, 10:05

Selfie con il muro crollato, le reti pollaio e un cantiere in stato di semi-abbandono. Ma con vista mozzafiato sul Colosseo. Come a dire, anche queste sono cartoline da Roma. Un misto di grande bellezza e impietoso degrado alimentato da falle nel sistema della manutenzione e del decoro urbano. Poco importa se siamo nel cuore dell’area archeologica centrale. A Largo Gaetana Agnesi, terrazza belvedere da cui sembra quasi di poter toccare con le mani le mura colossali dell’Anfiteatro Flavio, questo è lo spettacolo che va in scena. Al servizio dei turisti oramai tornati quasi a standard pre-Covid. 

La lettera / Quello che i romani (non) fanno per la Capitale


I DANNI
Il muro che delimita la piazza (punto di vista gettonatissimo dai turisti irriducibili delle foto) è crollato in più punti.

In uno, sono franati giù i blocchetti di tufo misto a cemento, in un’altra porzione, è collassata la cortina di mattoni. Metri di murature che si sono letteralmente sbriciolate. Al loro posto sono comparse reti pollaio. Lo scenario è quello di più cantieri transennati che sfilano lungo il parapetto. Stanno lì da giorni. Nessuna traccia di intervento, pulizia, o restauro. Possibile? Tant’è. Solo rattoppi di plastica. E un cartello, piantato nel manto stradale, a ridosso delle reti, con su scritto «Pericolo Crolli». Già, i crolli. Brecce che come ferite regalano un triste scenario ad una piazza di pregio divenuta oramai punto di passaggio nevralgico per i flussi turistici, uno dei palcoscenici più ricercati per cogliere l’inquadratura migliore del Colosseo.

Location prediletta anche da produzioni cinematografiche e spot pubblicitari. E i turisti? Reagiscono, tra l’incuriosito e lo stupefatto. Molti si divertono, bontà loro, a scattarsi selfie-ricordo in questo strano panorama di degrado. E i siparietti surreali non mancano. Solo ieri, andava in scena la corsa allo scatto più bizzarro e scanzonato. Alcuni stranieri, che escono dalla stazione metro Colosseo con tanto di trolley al seguito, arrivano qui e si mettono in posa tra le reti, il muro crollato, i cartelli e, ovviamente, il Colosseo sullo sfondo. Molti scavalcano le reti o spostano transenne per accaparrarsi quell’orlo estremo della piazza in bilico su via dei Fori Imperiali per trovare il punto più naif e pittoresco per l’ennesima foto. C’è un gruppo di amici che si arrampica, addirittura, su quel che resta del parapetto: l’idea è quella di un mega-selfie collettivo. Brividi da degrado. 


I CONTROLLI
Un vigile corre: fa cenno alla comitiva di scendere perché c’è seriamente il pericolo che venga giù altro muro. Proprio come indica il cartello. Ma poco importa: conta solo la foto estrema da postare. Chissà quanti like. Il degrado qui sembra il leitmotiv della zona. Basta solo abbassare lo sguardo sulle pendici ad aiuola sotto la terrazza per misurare gli effetti di una discarica a cielo aperto, tra bottiglie, plastiche, resti di bivacchi. Insomma, un luna park del brutto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA