Colosseo, in autunno biglietti più cari e differenziati: arriva il percorso neroniano

Colosseo, in autunno biglietti più cari e differenziati: arriva il percorso neroniano
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Lunedì 11 Marzo 2019, 14:04 - Ultimo aggiornamento: 17:04

Un aumento e una differenziazione di tipologie del biglietto ma anche un'offerta sempre più ricca e accessibile per il sito culturale italiano più visitato al mondo (7.6 milioni di visitatori nel 2018 con un incremento negli ultimi due anni del 9,3%): il Parco archeologico del Colosseo ha presentato il nuovo piano ticketing. Dal 1 novembre il biglietto «Basic» che comprende Colosseo, Foro e Palatino - spiega il direttore del Parco Archeologico, Alfonsina Russo - passerà da 12 a 16 euro (+33%). Già da oggi intanto è possibile acquistare il nuovo biglietto «Super» a 16 euro che permette di visitare Foro Romano, Palatino e siti Super (Museo Palatino, Casa di Augusto e di Livia, Aula Isiaca e Loggia Mattei, Criptorportico Neroniano, Santa Maria Antiqua con oratorio dei Quaranta Martiri e Rampa Domizianea, Tempio di Romolo). 

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Sempre da novembre ci sarà poi il biglietto «Full Experience» a 22 euro che durerà 2 giorni e consentirà la visita completa: Colosseo, Arena, Foro, Palatino e siti Super. Ben 60 milioni di persone, pari allo 0.8% della popolazione mondiale, hanno visitato «il tesoro di Roma» negli ultimi 10 anni. «Il numero di visitatori - dice la Russo - è in continua e forte crescita, anche superiore a quella dei turisti in arrivo a Roma. Il parco del Colosseo è il quarto sito culturale più visitato al mondo (prima solo il Louvre, la Grande Muraglia Cinese e il museo nazionale di Pechino) ed è il maggiore attrattore culturale d'Italia, al primo posto per numero di visitatori. Negli ultimi vent'anni la crescita è stata costante fino a raggiungere i livelli massimi di capienza: il monumento per motivi di sicurezza non può accogliere più di 3 mila presenze in contemporanea». La Russo ha poi sottolineato come l'attuale biglietto del Parco a 12 euro (che non subisce aumenti dal 2008) sia tra i meno cari nell'ambito dei principali siti mondiali: costa di più una visita al Met (22 euro) o al Natural History di New York, al sito dell'Esercito di terracotta, a Versailles, ai Vaticani, al Louvre, a Pompei, al Pompidou o al museo D'Orsay.

E anche di molti dei principali musei italiani sono più cari, dagli Uffizi (20 euro), ai musei di piazza San Marco a Venezia, la Venaria Reale, Pitti, Pompei, la Galleria Borghese, il Mann, Castel Sant'Angelo, l'Egizio e il Ducale. «Vogliamo allineare il prezzo ai confronti e alle aspettative del pubblico - dice la Russo - ma anche frenare tutte le operazioni illegali favorite da un prezzo troppo basso. Ad esempio durante la Settimana dei Musei abbiamo avuto fino a 21 mila visitatori al giorno e vari tentativi di truffa con persone che tentavano di vendere il biglietto nonostante fosse gratuito...». In aumento anche l'offerta culturale: «L'11 aprile - spiega il direttore - prevediamo di aprire il palazzo di Nerone sul Palatino, la cosiddetta Domus transitoria. 

 




Questo sarà l'incipit per un nuovo percorso, quello neroniano, che lega il palazzo sul Palatino distrutto dall'incendio del 64 con quella che sarà la reggia per eccellenza, ovvero la Domus Aurea sul colle Oppio (di cui pensiamo di incrementare l'apertura di un giorno, il venerdì).
Quindi i visitatori potranno in un unico percorso vedere due luoghi straordinari legati a questo imperatore così controverso. Verso fine anno apriremo anche la Domus Tiberiana, cioè le viscere del Palatino con il clivus della Vittoria». Infine un annuncio che riguarda la celebrazione dei 500 anni dalla morte di Raffaello: «Stiamo lavorando nella Domus Aurea anche per questo: nuove illuminazioni e allestiremo un'importante mostra dedicata a una delle grandi scoperte del Rinascimento ovvero le grottesche della Domus Aurea che tanto hanno ispirato questi artisti da Pinturicchio a Raffaello. E proprio per questo dedicheremo la Domus Aurea a Raffaello nel 2020».

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