Cinema Palazzo, gli occupanti sequestrano le strisce blu: nuova inchiesta in Procura per il furto di corrente

Dieci posti auto resi inaccessibili dagli occupanti di San Lorenzo
di Marco Pasqua
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Mercoledì 8 Gennaio 2020, 10:26 - Ultimo aggiornamento: 10:59

C’è una nuova inchiesta sugli abusivi che, da quasi 9 anni, occupano la struttura del Cinema Palazzo, a San Lorenzo, e che, stavolta, finiscono nel mirino della Procura per l’allaccio abusivo alla rete dell’energia elettrica e la violazione di sigilli. E questa non è l’unica grana per il gruppo di illegali che, dall’aprile del 2011, ha preso possesso dei due piani, per circa mille metri quadrati, in piazza dei Sanniti. La proprietà, infatti, ha denunciato ai vigili e segnalato alla stessa Prefettura, il “sequestro” delle strisce blu posizionate di fronte all’entrata del cinema e apparentemente “tollerato” dai vigili e dal Municipio stesso (che non hanno mai rimosso le fioriere usate per delimitare l’area di sosta). Gli occupanti hanno anche rimosso la segnaletica relativa ad un posto per i disabili, che è stato, di fatto, “inglobato” nella zona “rossa” del Cinema. La stessa che, nei mesi estivi, viene trasformata in uno spazio per convegni, grigliate e per gli incontri ai quali hanno preso parte ex leader delle Brigate Rosse, come Barbara Balzerani, ed esponenti di spicco dei movimenti di lotta per la casa.

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LA GRANA GIUDIZIARIA
É stata la proprietà, la Area Domus, a segnalare alla Procura il furto di energia elettrica, visto che, da maggio 2019, la fornitura con la bolognese Hera (la stessa di Spin Time Labs), era stata interrotta. A nulla è valso il tentativo, lo scorso 28 novembre, di ripristinare la legalità nella cabina elettrica, che viene “sfruttata” per illuminare le attività abusive. «Nostro personale si è recato presso il punto di fornitura – si legge nella mail inviata da Areti (che si occupa dell’eventuale distacco) alla proprietà del cinema lo scorso 24 dicembre – in piazza dei Sanniti 9, rilevando che il locale è occupato e completamente blindato». «L’utenza elettrica – si legge – risulta cessata dal 2 maggio 2019. Tuttavia sembrerebbe comunque disporre di energia elettrica, presumibilmente derivante da allaccio abusivo, che non è stato possibile verificare in sede di intervento del 28 novembre». L’intervento dei tecnici sul contatore non ha avuto luogo, poiché «nonostante la richiesta di intervento da parte delle forze dell’ordine, le stesse hanno rifiutato di assistere il nostro personale». Per questo motivo, il pm Francesco Dall’Olio ha aperto un fascicolo, attraverso il quale bisognerà accertare anche le responsabilità di chi, lo scorso 15 ottobre, quando il cinema è stato sgomberato per appena un’ora, ha successivamente rotto i sigilli fatti apporre dall’ufficiale giudiziario. Quel giorno, infatti, gli occupanti riuscirono a riprendere illegalmente possesso della struttura (con tanto di sostegno del vice-sindaco, Luca Bergamo: «Questo presidio non va sgomberato», disse).



DISAGI PER I RESIDENTI
Ma adesso, gli inquirenti potrebbero anche voler fare chiarezza sulle circa 10 strisce blu sequestrate e che, «a causa dell’occupazione abusiva, creano un danno alle casse comunali di circa 240mila euro, da 8 anni a questa parte», come sostiene la Area Domus in una comunicazione inviata al prefetto lo scorso 3 dicembre. I residenti sono di fatto costretti a parcheggiare a ridosso dell’area sequestrata, in divieto di sosta, rischiando, ogni giorno, di essere multati. Perché qui il rispetto della legalità non vale per tutti.

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