Cinema Palazzo occupato, proposta di affitto agli Irriducibili per sgomberarlo

Occupazione del cinema Palazzo «Lo sgomberano gli ultrà laziali»
di Marco Pasqua
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Giovedì 21 Novembre 2019, 07:16 - Ultimo aggiornamento: 22:00

L'incontro c'è stato, in gran segreto, lunedì, in tarda mattinata, al Tuscolano. Da una parte un rappresentante della proprietà del Cinema Palazzo e dall'altra tre esponenti degli Irriducibili. Al centro di quel faccia a faccia, una proposta per uscire dalla situazione di impasse in cui si trovano i proprietari della struttura di San Lorenzo occupata dal 2011: affittare, ad un prezzo scontato, l'ex sala cinematografica allo storico gruppo ultrà della Curva Nord, che deve ancora gestire la successione di Diabolik.



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Il confronto è avvenuto nella sede della tifoseria, in via Amulio, e trova conferma in ambienti vicini alla proprietà, che, lo scorso 15 ottobre, è ufficialmente «rientrata in possesso» del cinema. Si è, infatti, chiuso il contratto di affitto con la società precedente, la Camene, che nel 2011, al momento dell'occupazione, era l'inquilina dell'ex Cinema di piazza dei Sanniti, e vi avrebbe dovuto realizzare una sala giochi. Piano poi naufragato (50 le persone che sarebbero state assunte con quell'operazione) quando, il 15 aprile di quello stesso anno, gli esponenti di Action e dei movimenti di lotta per la casa, tra i quali anche Sabina Guzzanti, decisero di occupare lo spazio.
 



«E' un nostro diritto quello di rimettere sul mercato il Cinema Palazzo spiegano fonti della proprietà, la Area Domus Almeno per rientrare delle spese che sosteniamo ogni anno». Dal 2011, infatti, la proprietà deve versare, ogni anno, circa 50mila euro, tra oneri condominiali e tasse comunali. «Non chiederemmo un affitto pieno, ma vogliamo coprire i costi annui sostenuti», dicono ancora le stesse fonti. La proposta ricevuta dagli Irriducibili ammonterebbe a circa 40/50mila euro l'anno, per mille metri quadrati. Gli ultrà della Lazio, da parte loro, avrebbero posto una sola condizione: un contratto che preveda la possibilità di subaffittarlo.

Quanto all'occupazione, toccherebbe poi ai nuovi inquilini ufficiali, liberarlo: «Ma questo non è un problema», avrebbero commentato. La proprietà, adesso, dovrà organizzare un sopralluogo, necessario a verificare la condizione dei luoghi. E gli Irriducibili? Contattati glissano: «Non c'è niente di niente». Il che è anche vero, visto che dopo il contatto di lunedì, ci sono state soltanto delle chiamate, per definire il prossimo incontro, a San Lorenzo.
Dal 2011 ad oggi, nell'edificio di piazza dei Sanniti si sono organizzate dalle feste danzerecce ai dibattiti, ai quali hanno partecipato, tra gli altri, leader dell'antagonismo nazionale ma anche ex terroristi, come la primula rossa delle Br Barbara Balzerani, che qui è di casa. Complessivamente sono state 26 le ordinanze di sgombero ottenute dalla Area Domus: ma in nessuna occasione la Prefettura ha concesso l'ausilio della forza pubblica.

Nelle settimane scorse, ci sono anche stati dei contatti tra il Municipio e i proprietari: sarebbe stata presentata una proposta per l'acquisto, che però, non è stata dichiarata ricevibile, a fronte del valore commerciale dei locali.

IL PROCESSO
Per l'occupazione del 2011 è ancora in corso, davanti alla seconda sezione del Tribunale, il processo che vede imputate 12 persone, da Sabina Guzzanti all'ex deputato del Pd Marco Miccoli. Alla sbarra, con l'accusa di invasione arbitraria di edifici o terreni altrui, ci sono anche l'ex consigliere capitolino di Sel, Andrea Alzetta e Nunzio D'Erme, leader dei centri sociali romani. Secondo la Procura «in concorso tra di loro, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso - si legge nel capo d'imputazione - hanno arbitrariamente invaso al fine di occuparlo lo stabile». La vicenda è, ancora oggi, seguita con attenzione dalla Digos, alla quale la proprietà, avrebbe segnalato, recentemente, il «furto di energia elettrica» da parte degli occupanti.
 

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