Cinema America, c'è una lista di sospetti: si indaga sugli estremisti di destra di piazza Cavour

Cinema America, c'è una lista di sospetti: si indaga sugli estremisti di destra di piazza Cavour
di Marco Pasqua
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Martedì 18 Giugno 2019, 08:12 - Ultimo aggiornamento: 18:19

Per adesso sono solo sospettati. Una lista, con nomi, cognomi e foto segnaletiche, che è stata sottoposta a due delle vittime dell'aggressione di sabato notte a Trastevere. Alcune di queste persone graviterebbero negli ambienti dell'estrema destra, che ha come punto di riferimento piazza Cavour, luogo di ritrovo di molti giovani di Roma Nord. Uno, in particolare, sarebbe stato riconosciuto.

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Del resto, quasi tutti gli aggressori hanno agito a volto scoperto ed era prevedibile che potessero essere individuati da David Habib e Valerio Colantoni, feriti, rispettivamente, al naso e al sopracciglio, dopo essersi rifiutati di togliersi la maglietta del Cinema America. Un assalto con una chiara connotazione politica, ad opera di un gruppo di ragazzi infastiditi da quella maglietta antifascista. Dieci contro quattro: luogo di scontro, quella via di San Francesco a Ripa che, soprattutto nei weekend, è una delle strade predilette dagli spacciatori, così come la vicina piazza San Calisto. Nonostante i controlli di carabinieri e polizia, che pure sono riusciti a porre un argine al degrado, anche con l'istituzione di un presidio, operativo solo nei fine settimane e alle pattuglie che perlustrano le vie a rischio. Digos e carabinieri hanno acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza di alcuni pubblici esercizi. In una sequenza, si vedono i due gruppi intenti a parlare: all'improvviso una persona, non riconoscibile, afferra per le spalle Habib e lo colpisce con una testata. Le prime carte sono state inviate dai carabinieri in Procura: il procuratore aggiunto, Francesco Caporale, ha aperto un fascicolo per lesioni aggravate.
 


Ieri, intanto, Colantoni si è presentato negli uffici dei carabinieri di Trastevere e ha sporto denuncia, raccontando per filo e per segno quanto avvenuto sabato notte, fornendo anche una descrizione sommaria di alcuni dei dieci. «Sono in grado di riconoscere i miei aggressori», aveva detto. Habib, invece, è stato sottoposto ad intervento chirurgico, ieri, e sarà dimesso martedì: «Non appena lascerò l'ospedale denuncerò i miei aggressori e lo farò indossando la t-shirt dell'America». Le indagini non potranno prescindere dai precedenti: nello specifico, il pestaggio, nell'ottobre del 2016, di un sedicenne, a piazza Cavour. Sette ragazzi, alcuni anche minorenni, tutti di Balduina, San Pietro, centro storico e Prati, vennero arrestati con l'accusa di tentato omicidio. Non solo. Gli investigatori ricordano anche l'aggressione del giugno del 2017, ai danni di Gabriel della Corte: il giovane indossava una t-shirt dell'America e venne preso a bastonate dentro l'androne del suo palazzo. Gli aggressori, invece, due militanti di Casapound, Daniele Castellani e Alessandro Catani, portarono a casa il bottino, la maglietta che indossava. Entrambi sono stati accusati di rapina aggravata dai futili motivi, e di lesioni: il primo dei due ha patteggiato una pena di 2 anni di reclusione (pena sospesa) e 1000 euro di multa, mentre per il secondo è stato disposto il rinvio a giudizio.

LA SOLIDARIETA'
Da oltreoceano, intanto, dopo quella del premier Conte, è arrivata la condanna dell'aggressione da parte del ministro dell'Interno, Matteo Salvini: «Noi combattiamo contro ogni genere di violenza, che siano comunisti, fascisti, allo stadio... Del resto io faccio il ministro che reprime la violenza, anche se hanno provato a darmi la colpa anche di questo episodio». E alcuni personaggi del cinema hanno iniziato ad indossare, per solidarietà, la maglia bordeaux: oltre a Jeremy Irons, che domenica sera è intervenuto in piazza San Cosimato, anche gli italiani Edoardo Leo e Corrado Guzzanti si sono fatti fotografare con la t-shirt che è valsa un'aggressione selvaggia a David e Valerio.
 

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