Cinema America, firmato l'accordo con Cineland: salva l'arena gratuita a Ostia

Cinema America, firmato l'accordo con Cineland: salva l'arena gratuita a Ostia
di Marco Pasqua
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Giovedì 7 Marzo 2019, 07:54 - Ultimo aggiornamento: 19:54

La scorsa estate si erano salutati in maniera per nulla amichevole, anzi, con la promessa di una maxi-richiesta di risarcimento danni da un milione di euro. Qualche mese di attesa, e anche l'atmosfera natalizia ha fatto il resto: poco prima del 24 dicembre, infatti, una prima telefonata chiarificatrice tra le due parti in causa. Il risultato è non solo una pax a tutti gli effetti, ma anche una collaborazione la prima di questo genere tra l'arena gratuita del Cinema America e il Cineland di Ostia. Un accordo apripista, che abbatte di fatto il luogo comune secondo il quale le arene ad ingresso gratuito uccidono le sale cinematografiche tradizionali.
 

 


Era stato Giuseppe Ciotoli, la scorsa estate, a tuonare contro le proiezioni dei ragazzi del Piccolo Cinema America, aperta, per la prima volta, al Porto Turistico. «Si chiama concorrenza sleale», aveva detto il patron della popolare multisala. L'arena va così bene, che l'amministratore giudiziario del Porto, Donato Pezzuto, invia una lettera di complimenti ai ragazzi con una promessa: quella di far partire, anche per l'estate 2019, la stessa iniziativa. Ma prima di ogni altra cosa, Valerio Carocci, leader dell'associazione, ha voluto confrontarsi con Ciotoli, per trovare un accordo, nell'interesse delle migliaia di persone che hanno assistito alle proiezioni gratuite in riva al mare. E così, poco prima di Natale, ha preso il telefono e ha chiamato Ciotoli. L'incontro è avvenuto qualche settimana dopo, nella presidenza di Cineland, tra locandine di film storici. Non ci è voluto molto a trovare la quadra, «nell'interesse di tutti». Di fatto, le due realtà si impegnano a collaborare nella promozione reciproca delle loro iniziative. Da parte sua, il «cinema America si impegna a proiettare prima dei suoi spettacoli due spot sul Cineland e a distribuire materiale informativo sulla programmazione dello stesso» ma anche a promuoverne le iniziative sui suoi canali social. Inoltre, proietterà solo film già presenti su piattaforme televisive e streaming, escludendo quindi titoli di distribuzione della stagione e ogni possibile fantasma di concorrenza sleale. Una firma che è stata salutata con favore da Carlo Verdone, da sempre vicino ai giovani del cinema nato in piazza San Cosimato: «Sono felice si sia trovato un accordo tra Ciotoli e il Piccolo America ha detto il regista - e che i ragazzi possano continuare a portare i loro schermi in periferia. Le due iniziative sono del tutto complementari e questa idea di proiettare ogni sera i trailer dei film in uscita d'estate nelle arene gratuite sono certo che aiuterà anche la vendita di biglietti in più. Questa notizia dovrebbe far bene a tutti senza penalizzare i film in normale programmazione».

INTESA CITTADINA
L'obiettivo, in realtà, è ancora più ambizioso, e punta ad una ulteriore collaborazione, in ambito cittadino, tra arene gratuite e sale a pagamento: «In vista delle aperture dei cinema a pagamento nei mesi estivi ha spiegato Carocci vorremmo contribuire a promuovere la loro programmazione nei nostri luoghi di proiezione, a partire dalla chiusura di tutti i nostri schermi il lunedì e il martedì». Tradotto: qualora le arene di piazza San Cosimato e della Cervelletta dovessero essere autorizzate anche quest'anno - insieme ad altre 3 a pagamento - contribuiranno a sostenere le sale tradizionali. Quel che è certo, è che l'arena di Ostia partirà il 22 giugno per chiudersi il 27 luglio: 26 spettacoli. Prevista una retrospettiva su Sofia Loren. «Questo accordo dice Carocci - è un'avanguardia nel rapporto tra sale e arene estive, è la prima volta che questi due soggetti si mettono insieme per riportare spettatori all'interno delle sale cinematografiche. Ora sfatiamo ufficialmente il mito della concorrenza tra arene gratuite e sale a pagamento. Crediamo che la nostra iniziativa sia positiva per gli incassi cinematografici, stiamo riabituando le persone a fruire il cinema sul grande schermo, anziché su tablet e computer».
 

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