Cinema America, dopo l'aggressione all'attrice arene sorvegliate speciali

Cinema America, dopo l'aggressione all'attrice arene sorvegliate speciali
di Marco Pasqua
4 Minuti di Lettura
Giovedì 20 Giugno 2019, 11:07 - Ultimo aggiornamento: 16:02

Hanno agito quando si erano da poco concluse le perquisizioni di polizia e carabinieri nelle case di alcuni esponenti romani del Blocco Studentesco, la formazione giovanile di CasaPound, accusati di aver fatto parte del branco che, sabato notte, ha pestato due giovanissimi. Stavolta, prendendo di mira una ragazza, anche lei legata al Cinema America: aggredita a Trastevere, a due passi dall'arena di piazza San Cosimato. L'ex fidanzata del presidente dell'associazione, Valerio Carocci, è stata affrontata da due ragazzi: «Dì a Valerio di stare calmo», il messaggio inequivocabile rivolto a Federica Zacchia, attrice romana 29enne. Un raid che sembrerebbe essere legato al blitz delle forze dell'ordine che, nella serata dell'altro ieri, ha coinvolto le abitazioni degli autori dell'assalto contro David Habib, Valerio Colantoni e altri due giovani. Per questo, la Questura ha deciso di aumentare la vigilanza intorno a tutte le arene dell'America: sarà di tipo statico ma anche dinamico. Ferma condanna, ieri, dal vicepremier Luigi Di Maio.

LEGGI ANCHE:---> Cinema America, aggredita anche ex fidanzata del presidente: «Dì al tuo ragazzo di stare calmo»
 



ESTREMISTI SOTTO ACCUSA
Quattro le persone accusate di lesioni aggravate e violenza privata, anche se il pm, Eugenio Albamonte, potrebbe prevedere l'aggravante dei futili motivi, visto che il branco avrebbe agito sulla base delle differenti idee politiche. Si tratta di Marco Ciurleo, coordinatore del Blocco studentesco a Roma: sarebbe stato lui a dare la testata ad Habib, su sollecitazione di Stefano Borgese, parrucchiere 38enne di Casalotti. Quest'ultimo stava festeggiando a Trastevere l'addio al celibato e avrebbe spinto il gruppo a prendersela con quei ragazzi colpevoli di indossare la t-shirt dell'America. C'è anche Matteo Vargiu, classe 1996, una lunga sfilza di precedenti e già sottoposto a Daspo: lui avrebbe sferrato la bottigliata a Colantoni. Un quarto, che è stato denunciato, è Alex Muratori: militante di Casapound, ha precedenti per lesioni e violenza privata (è imputato per aver impedito, nel 2016, ai vigili di sgomberare di un edificio occupato, al Colosseo). Una quinta persona, Matteo Mecucci, già a processo per il ferimento di un ragazzo, nell'ottobre del 2016, a piazza Cavour, avrebbe fatto parte del gruppo ma non avrebbe preso parte al pestaggio: è stato riconosciuto tramite una foto da uno dei feriti. Ieri, su Instagram, il ragazzo, vicino agli ambienti della destra estrema di Prati, scriveva: «Io non ci stavo, non so neanche chi sono questi scappati di casa: giornalista verme». A breve, potrebbero partire nuove perquisizioni: Digos e carabinieri hanno una lista di sospettati, ma devono prima terminare gli accertamenti sui cellulare e i computer degli indagati. I quali, nel frattempo, hanno disabilitato i loro profili social.



CACCIA AI NUOVI AGGRESSORI
Più difficili le indagini sui due che hanno aggredito la Zacchia, martedì alle 2 di notte, in via L. Manara: hanno agito prendendo la ragazza di spalle e spingendole il volto sul finestrino di un'auto. Subito dopo, sono fuggiti e l'attrice non sarebbe in grado di riconoscerli (anche se la Digos è già al lavoro sulle telecamere presenti nella via). Tre i giorni di prognosi per una lesione al volto. La ragazza, hanno riferito gli amici, era in stato di choc: nei giorni scorsi, aveva condiviso una sua foto con la maglietta dell'America, in segno di solidarietà con i ragazzi di piazza San Cosimato. Che, ieri sera, sono tornati davanti al loro maxi-schermo, mentre polizia e carabinieri presidiviavano la piazza. «Persone di destra e sinistra frequentano le nostre proiezioni ha detto Carocci, che ha ricevuto la visita dei fratelli di Scomodo - Questo evidentemente spaventa le destre romane che ora pensano di avere il controllo delle periferie. Noi siamo preoccupati ma non spaventati perché sentiamo la vicinanza delle istituzioni e delle forze dell'ordine». Le arene non solo non si fermano ma, anzi, domenica inizieranno le proiezioni ad Ostia. Anche queste, sorvegliate speciali dalle forze dell'ordine.


 

© RIPRODUZIONE RISERVATA