Verano, al cimitero le tombe a rischio crollo

Roma, cimitero del Verano: le tombe a rischio crollo
di Pier Paolo Filippi
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Giovedì 31 Ottobre 2019, 12:37 - Ultimo aggiornamento: 16:54

Proprio nei giorni dedicati alla ricorrenza dei defunti, scatta l'allarme sicurezza per il cimitero monumentale del Verano. Un tratto del muro di cinta lungo una quarantina di metri, poco dopo l'ingresso di Portonaccio, si sta spaccando e rischia di crollare sulla complanare della circonvallazione Tiburtina. E insieme al muro, in caso di cedimento, potrebbero finire in strada anche decine di loculi appoggiati sulla parte interna dell'alto muro di cinta. I vigili urbani hanno chiuso al traffico veicolare e pedonale il tratto di complanare fino all'immissione nella tangenziale, così come è stato interdetto l'accesso, all'interno del camposanto, al vialetto dove si trovano quei fornetti. È solo l'ultimo, in ordine di tempo, dei tanti segnali di degrado del cimitero dove la scorsa settimana sono stati effettuati piccoli interventi in vista delle celebrazioni per i defunti, che prevedono domani anche il concerto della Banda della Polizia, oltre al programma di visite guidate.

IL PERCORSO
Sulla scalinata dell'ossario sono stati sistemati centinaia di vasi pieni di fiori. Accanto, il reparto dedicato ai bambini è stato addobbato in maniera commovente come per una normale festa di compleanno. Intorno, i vialetti che separano le sezioni dei loculi sono stati accuratamente spazzati mentre diverse aiuole tosate e ripulite. Piccoli lavori di abbellimento, giusto il necessario per rendere presentabile il camposanto più importante di Roma, che non possono nascondere i problemi provocati dalla scarsa manutenzione.
Già all'ingresso principale di piazzale del Verano, il marmo della pavimentazione sotto i grandi archi malgrado la recente pulizia sembra macchiato in maniera indelebile dal guano degli uccelli. Pochi metri dopo, l'imponente quadriportico è circondato da transenne perché dai muri si staccano precipitando a terra grossi pezzi di intonaco. A sinistra si sale verso il Pincetto, la parte più antica. Tra le tombe invase dalle erbacce e da nugoli di zanzare moleste spuntano buste di plastica, mentre piccoli alberi cresciuti spontaneamente a ridosso delle lapidi ne hanno provocato il crollo.

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Scendendo dal Pincetto, la Rampa del Caracciolo ha i parapetti del terrazzo spaccati. Uno dei passaggi è chiuso da reti metalliche per motivi di sicurezza, in terra ci sono grossi frammenti di travertino e intonaci mentre tra le crepe del pavimento ha messo radici un albero di fico. Una delle cappelle è aperta con la vetrata divelta. Più avanti c'è il settore ebraico, uno dei vialetti è chiuso da transenne per il rischio che cedano i muri laterali. Anche qui la colpa è delle piante, che costituiscono uno dei maggiori problemi tanto che in caso di maltempo agli utenti viene consigliato di allontanarsi dalle alberature che potrebbero schiantarsi a terra, come accaduto diverse volte. Un altro muretto è puntellato per evitare che possa cedere, diverse tombe sono state distrutte dal crollo di un albero, altre sono state segnate con il nastro rosso e bianco.
 

 

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