Al cimitero di Prima Porta fanno finta di cremare il defunto. Alcune agenzie funebri incassano i soldi, poi ti consegnano un vaso di terra mentre la bara la seppeliscono nell’area comune. «L’ho stretta al petto. L’ho messa vicina al cuore. Poi l’ho sistemata nella tomba accanto a mio padre. In realtà l’urna cineraria di mia madre era solo un vaso pieno di terra, la cremazione non era mai avvenuta e la sua bara era stata sotterrata ad insaputa della mia famiglia. Ma questo l’ho scoperto solo dopo». Paolo, il nome è di fantasia, vuole rimanere nell’anonimato, ancora è scosso. Ma il suo racconto, apre uno squarcio su ciò che accade a Prima Porta. Il suo non è un caso isolato. La maxi inchiesta è nelle mani del pm Paolo Marinaro, magistrato che ha aperto un fascicolo per truffa. Gli inquirenti ritengono si tratti di un sistema collaudato che coinvolge diversi attori in campo, tra cui numerose agenzie funebri.
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«Sono sicuro di non essere stato l’unico», afferma la vittima. Ecco la sua storia: «Mia madre muore il 15 maggio del 2019. Aveva 92 anni. Mi aveva chiesto di essere sistemata accanto all’uomo della sua vita, il marito, mio padre. Lo spazio nella tomba, al Verano, era insufficiente. L’unico modo era cremarla». Paolo e la sua famiglia contattano l’agenzia funebre. «Pago subito i 900 euro. Tuttavia, prima della cremazione, passa molto tempo. Chiedo spiegazioni e loro mi dicono che c’erano lunghe liste d’attesa». Nel frattempo, spiegano a Paolo, che la salma è conservata in una cella frigorifera. «Io insisto perché avvenga la cremazione». Passano ancora dei mesi. «Mi telefonano il 26 dicembre (2019) dicendomi che l’indomani mattina alle sei l’avrebbero cremata». Alle sette e mezza Paolo incontra fuori dal Verano un dipendente dell’agenzia funebre. «Scende dalla sua smart con l’urna cineraria. Io abbraccio il vaso con le ceneri, lo porto al cuore. Poi ci dirigiamo nella tomba di mio padre. E qui viene tumulata». Passano le feste e Paolo riceve una lettera dall’Ama. «Apro la busta e mi si chiedeva di versare una tassa. Pensavo fosse collegata alla cremazione. La cosa mi è parsa strana. Perciò chiamo e mi viene detto che dovevo pagare perché la bara di mia madre era stata sotterrata a Prima Porta».
Roma, la truffa sui defunti a Prima Porta: «Al posto delle ceneri solo terra e sassi»

di Giuseppe Scarpa
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Domenica 19 Aprile 2020, 10:10
- Ultimo aggiornamento: 16:59
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