Ciampino, passeggeri senza test Covid (che non serviva) costretti a passare la notte sotto il temporale

Dopo aver perso il volo per effettuare il test, i due hanno acquistato un secondo biglietto terminando i soldi necessari per un hotel

Ciampino, passeggera costretta a passare la notte in aeroporto sotto un temporale per non aver fatto il test Covid richiesto
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Mercoledì 17 Novembre 2021, 11:33

A Ciampino, due passeggeri Ryanair sono stati costretti a trascorrere la notte fuori dall'aeroporto, sotto la pioggia, dopo che la compagnia aerea si è rifiutata di consentire il loro l'accesso al volo di ritorno. I due non erano infatti in possesso di un un test Covid negativo, in realtà non necessario per far rientro nel loro Paese.

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Costretti a passare la notte fuori dall'aeroporto 

Becky MacInnes-Clark e il suo compagno Kurt Finch, del Suffolk, Inghilterra, dovevano prendere un volo Ryanair lo scorso giovedì con partenza da Roma-Ciampino e arrivo a Londra Stansted. La donna, che aveva con sé un modulo valido per la localizzazione dei passeggeri, per giunta vaccinata, ha affermato che un addetto del personale di terra di Ryanair ha insistito sul fatto che fosse necessario un test Covid negativo effettuato nelle precedenti 48 ore per poter tornare nel Regno Unito.

Un requisito in realtà ritirato dal governo del Regno Unito lo scorso ottobre per i passeggeri britannici vaccinati.

La storia

La signora MacInnes-Clark ha dichiarato: «Ho detto di no, non ne avevo bisogno. Ci ha detto che non potevamo imbarcarci», riporta The Indipendent. «Questo è successo all'imbarco. Ho chiesto se c'era un posto in aeroporto in cui potevamo fare il test e mi è stato detto "no" e mi è stato detto di andarcene».

«Al banco informazioni ci hanno consegnato un foglio con un indirizzo di farmacia e ci hanno detto 'taxi'», racconta la donna. «Abbiamo trovato un taxi, che ci è costato € 60 andata e ritorno, il tassista ha parlato con la farmacia per noi perché nessuno di loro parlava inglese ed è riuscito a farci fare il test invece di fare la fila e ci ha riportato indietro».

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Ma al momento del ritorno in aeroporto dei due passeggeri, il volo per la Gran Bretagna era già decollato. Dopo aver controllato le regole del loro Paese, per assicurarsi che non fossero state modificate, sono andati al banco Ryanair e gli è stato detto di prenotare online un volo per il mattino seguente, che è costato loro 288 €. Una spesa che non permetteva loro la possibilità di prenotare un hotel per la notte aggiuntiva nella Capitale. «Quando abbiamo osato chiedere dei soldi per l'alloggio o il taxi perché ci avevano fatto restare, il rappresentante di Ryanair è uscito e ha chiuso a chiave la porta della cabina».

Alle 23:00 la polizia ha ordinato alla coppia di lasciare il terminal e i due sono stati chiusi fuori dall'aeroporto fino alle 3.30 trascorrendo la notte sotto una pensilina per ripararsi dal temporale. Il giorno successivo, la coppia è salita a bordo del volo riprenotato, questa volta senza la richiesta di un test Covid negativo. Sono tornati a casa con circa 20 ore di ritardo «sbalorditi e sfiniti».

 

La risposta di Ryanair: «Imbarco rifiutato per errore»

La risposta della compagnia aerea, che si è scusata addossando la colpa sul suo agente di terra, non si è fatta attendere. Un portavoce di Ryanair ha dichiarato: «Siamo sinceramente dispiaciuti che alla signora MacInnes-Clark e al signor Finch sia stato erroneamente rifiutato l'imbarco su questo volo a Roma Ciampino dall'agente di gestione dell'aeroporto che credeva erroneamente che fosse necessario un test Covid-19 effettuato nelle ultime 48 ore per imbarcati su questo volo».

«Ci scusiamo sinceramente con questi passeggeri e i nostri agenti di assistenza all'aeroporto di Roma Ciampino hanno accettato in questo caso di risarcire la signora MacInnes-Clark e il signor Finch per l'importo di € 500 più il rimborso completo dei loro voli non utilizzati (£ 62,98), la differenza costo dei nuovi voli (£ 180,22) più eventuali spese aggiuntive sostenute per tornare a casa per l'inconveniente causato». 

 

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