Nella necropoli di Cerveteri fuori uso le tombe “parlanti”: delusione tra i turisti

Turisti nella necropoli di Cerveteri
di di Emanuele Rossi
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Martedì 23 Aprile 2019, 12:39
Gli etruschi non “parlano” più. Tombe mute ed effetti in 3D in tilt nella necropoli della Banditaccia di Cerveteri. Turisti delusi nei giorni festivi di Pasqua alle prese con il sistema tecnologico out nel sito Unesco lanciato ad ottobre del 2011 dalla Regione alla presenza dei noti ricercatori scientifici, Piero Angela e Paco Lanciano. Tomba della Casetta trasformata persino in una sorta di magazzino. «C’erano due manichini, uno con un vestito nero e l’altro di bianco con una parrucca. Inizialmente pensavamo fossero delle persone sbandate che alloggiavano nel tumulo. Per quello ci eravamo spaventati», è il racconto di una famiglia pugliese in visita alla necropoli.
Delusi invece i villeggianti in camper approdati a Cerveteri dall’Umbria. «Sapevamo che il cammino nell’antica civiltà etrusca sarebbe stato accompagnato da ricostruzioni virtuali delle tombe, ci hanno munito all’ingresso di telecomando, ma in alcune funzionava solo l’audio di Piero Angela. Le altre erano senza effetti visivi e sonori come a Tomba della Cornice. Ringraziamo comunque i dipendenti che sono stati gentili e disponibili», testimonia il gruppo di turisti. Nella prestigiosa Tomba dei Rilievi problemi rilevati nel sistema di condensa della porta che impedisce ai visitatori del sito archeologico di vederla all’interno. In diverse tombe, meno rilevanti dal punto di vista storico, sono nati dei piccoli stagni con dentro piccole rane. «Soltanto gli egizi hanno delle tombe sotterranee di così grandi dimensioni», aveva dichiarato nel 2011 Piero Angela alla presenza dell’ex governatore del Lazio, Renata Polverini. Erano 8 le tombe rese multimediali in grado di parlare in 6 lingue diverse, raccontando con ricostruzioni virtuali ed effetti luminosi la cultura millenaria dell’antica civiltà etrusca.
Ora il progetto inaugurato dalla Filas (Finanziaria laziale di sviluppo) e dal distretto tecnologico dei Beni Culturali del Lazio, costato centinaia e centinaia di migliaia di euro, sembra essere naufragato. Buone notizie al momento solo per la Torre Medievale di Cerveteri. Dopo i vari sopralluoghi della Curia e della Soprintendenza dei beni archeologici, avvenuti in autunno in seguito alle profonde crepe causate dal maltempo sulla fiancata, è stato avviato il cantiere per mettere in sicurezza uno dei simboli della città Unesco.
 
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