Delusi invece i villeggianti in camper approdati a Cerveteri dall’Umbria. «Sapevamo che il cammino nell’antica civiltà etrusca sarebbe stato accompagnato da ricostruzioni virtuali delle tombe, ci hanno munito all’ingresso di telecomando, ma in alcune funzionava solo l’audio di Piero Angela. Le altre erano senza effetti visivi e sonori come a Tomba della Cornice. Ringraziamo comunque i dipendenti che sono stati gentili e disponibili», testimonia il gruppo di turisti. Nella prestigiosa Tomba dei Rilievi problemi rilevati nel sistema di condensa della porta che impedisce ai visitatori del sito archeologico di vederla all’interno. In diverse tombe, meno rilevanti dal punto di vista storico, sono nati dei piccoli stagni con dentro piccole rane. «Soltanto gli egizi hanno delle tombe sotterranee di così grandi dimensioni», aveva dichiarato nel 2011 Piero Angela alla presenza dell’ex governatore del Lazio, Renata Polverini. Erano 8 le tombe rese multimediali in grado di parlare in 6 lingue diverse, raccontando con ricostruzioni virtuali ed effetti luminosi la cultura millenaria dell’antica civiltà etrusca.
Ora il progetto inaugurato dalla Filas (Finanziaria laziale di sviluppo) e dal distretto tecnologico dei Beni Culturali del Lazio, costato centinaia e centinaia di migliaia di euro, sembra essere naufragato. Buone notizie al momento solo per la Torre Medievale di Cerveteri. Dopo i vari sopralluoghi della Curia e della Soprintendenza dei beni archeologici, avvenuti in autunno in seguito alle profonde crepe causate dal maltempo sulla fiancata, è stato avviato il cantiere per mettere in sicurezza uno dei simboli della città Unesco.
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