Roma, il centro anziani Valle Aurelia in rovina. «Noi dimenticati da tutti»

Attività dimezzate dopo il crollo di un controsoffitto e di un cornicione

Roma, il centro anziani Valle Aurelia in rovina. «Noi dimenticati da tutti»
di Raffaella Troili
3 Minuti di Lettura
Lunedì 25 Luglio 2022, 07:09 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 21:59

«L'aggiusteranno? Morimo prima noi...». Eppure, loro ce la mettono tutta per andare avanti. Ma il centro anziani Valle Aurelia cade a pezzi, buona parte è off limits, le attività dimezzate. «Anni fa il vecchio controsoffitto è crollato, la pioggia ha reso inagibile la sala biliardo, l'ufficio, la cucina. Poi è caduto un cornicione esterno. Tante cose sono saltate: le feste e le cene abituali con chi si metteva in cucina con piacere, il laboratorio di ceramica, pittura, sartoria...», Mauro Tommasetti, ex presidente, tutto fare della struttura, continua a far quel che può ma ammette: «Da anni il centro è in stato di abbandono, alcune zone transennate perché pericolose, almeno il 50 per cento, andiamo avanti come possiamo, l'acqua ha distrutto pure l'ufficio e io sto su un tavolino nella sala agibile...». Un problema per centinaia di anziani. Tanti appuntamenti fissi sono saltati.

Caldo record, aria condizionata mai a meno di 23 gradi, dieta e orari da rispettare: ecco come sopravvivere

«Le cene conviviali attiravano, legavano le persone sole, la compagnia è importante.

Ora siamo menomati, nei locali abbandonati sono venuti a rubare due volte, chissà che pensavano di trovare». Solo due sale sono aperte, «al massimo possiamo ordinarci una pizza». A marzo è andato a vedere lo stato dei luoghi anche il sindaco, «faceva sì con la testa, i tecnici dicono che le spese sono tante, qualcuno parlava di un milione di euro e bisognava trovare i fondi. Per me basterebbe riparare almeno la guaina del tetto, una piccola ristrutturazione».

Incendio Roma al parco del Pineto, case evacuate e residenti in fuga. Indagini sulla pista dolosa


IL BISOGNO DI COMPAGNIA
Circa 450 iscritti, 200 habituè, ma è difficile resistere. «Le persone fanno pressione, prima era un centro molto attivo, il programma fitto, c'era sempre un'occasione per far festa insieme. Ed era sempre pieno di gente che ha bisogno di compagnia e socialità». Le donne non si perdono d'animo, continuano con coro, ginnastica, teatro «ma è tutto molto ridotto e molto degradato - racconta la signora Maria, 78 anni - peccato perché è un bel centro, andrebbe solo rimesso a posto». Per il restauro dei locali fatiscenti e i soffitti pericolanti si è battuto Angelo Belli vice responsabile nazionale delle politiche della terza età della Lega in XIII, «gli anziani hanno bisogno di un momento di aggregazione e di attività ludico-ricreative». L'ex presidente del municipio Daniele Giannini ricorda: «Il centro è da sempre un'oasi di socialità per il quartiere, non si perda altro tempo».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA