Sempre più casi. Sempre più giovani con un aumento di positivi anche «tra i bambini piccoli che accusano febbre, spossatezza e mal di gola», spiega Teresa Rongai, segretaria regionale della Fimp Lazio, la Federazione italiana medici pediatri. L’andamento del virus con la seguente recrudescenza dei contagi, che da almeno due settimane ha colpito il Lazio, non risparmia i più piccoli e oltre ai pediatri a dimostrarlo sono i dati delle Asl che hanno iniziato a dover trattare cluster e focolai nei centri estivi, quelle strutture che - finita la scuola - offrono svago e didattica ai piccoli mentre i genitori sono ancora impegnati con il lavoro. Ieri mattina dopo la positività di 20 bambini e altri 40 in isolamento - alcuni già con sintomi - per un focolaio divampato in una struttura della Balduina, gli episodi sono cresciuti.
Roma, il cluster in un centro estivo alla Balduina: più di venti bimbi positivi
Contagi tra i bimbi, allerta centri estivi: «60 in isolamento»
In un altro centro estivo del Primo Municipio un bimbo è risultato positivo al Covid, i suoi compagni sono stati messi in isolamento e un altro caso è stato accertato in una seconda struttura sempre alla Balduina, in XIV Municipio.
LA CIRCOLARE Intanto la Asl Roma 2 ha inviato a tutti i camici bianchi una circolare in cui vengono puntualmente specificate - e ricordate - le procedure da seguire in caso di soggetti positivi o sospetti positivi. «Sembra essere tornati alla metà di agosto dello scorso anno - conclude Rongai - quando abbiamo assistito a una recrudescenza dei casi soprattutto tra i giovani». Nella circolare “Allerta incremento di casi confermati da variante Delta e relative raccomandazioni” si legge come i nuovi casi si stiano «verificando nella popolazione giovane non vaccinata». Come appunto minori e adolescenti. «Ogni ragazzino positivo - aggiunge Alberto Chiriatti, vicesegretario regionale della Fimmg, la Federazione italiana medici di medicina generale del Lazio - si porta dietro almeno quattro potenziali contatti come noi stessi stiamo vedendo negli ambulatori e le famiglie, con i genitori e i fratelli, seppur non contagiati sono costretti alle quarantene e questo sta gravando naturalmente sulla normale quotidianità: ci sono persone che disdicono le vacanze oppure, ragazzi, costretti a saltare anche gli esami universitari della sessione estiva».
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