Roma Centocelle, rogo in palestra: un video incastra i piromani «Fuggiti su un'auto bianca»

Roma Centocelle, rogo in palestra: un video incastra i piromani «Fuggiti su un'auto bianca»
di Alessia Marani
3 Minuti di Lettura
Sabato 13 Giugno 2020, 11:00

Gli atti delle indagini sul raid incendiario alla palestra Haka di via Valmontone a Centocelle si arricchiscono di nuovi elementi. Il titolare, Marco C, poliziotto, oggi verrà ricevuto in Questura, negli stessi uffici di via San Vitale dove lui stesso lavorava nei Falchi dell'antirapina fino a qualche anno fa e porterà con sé le immagini delle videocamere esterne al locale. Gli investigatori le hanno visionate in parte e nelle loro mani ci sono già i primi tasselli da fare confluire nell'informativa che approderà sul tavolo del procuratore aggiunto Lucia Lotti, che è uno dei magistrati più esperti nella Capitale sul fronte anti-racket e della criminalità organizzata.

Incendio distrugge palestra a Centocelle: «E' doloso, ritrovate taniche di liquido infiammabile»

LA SEQUENZA
Si cercano due giovani con le mascherine sui volti, uno dalla camminata «da coatto», inquadrati dalle telecamere alle 3.05 e alle 3.15 della notte tra mercoledì e giovedì. E una macchina, un'utilitaria chiara, forse bianca, che sostava in via Riofreddo con un palo a bordo mentre l'incursione andava in scena. La polizia sta cercando anche il testimone che, per primo, ha dato l'allarme. I vigili del fuoco, infatti, sono intervenuti molto velocemente, il loro arrivo viene registrato per le 3,25 circa, il che fa pensare che chi ha composto il 112 lo abbia fatto in concomitanza con l'evento. Ossia che possa avere alzato le tapparelle o aperto le finestre appena sentito il rumore della vetrata della palestra andare in mille frantumi scorgendo i due all'opera. Potrebbe essere stato questo il motivo per cui gli attentatori hanno lasciato sul posto le due taniche usate per trasportare il liquido infiammabile. «Forse sono stati disturbati - afferma Marco - e quindi sono fuggiti via in maniera repentina».

Una tranvia veloce al posto della Termini-Centocelle fino a Tor Vergata: ok del ministero

Un commando esperto o, al contrario, che ancora deve farsi le ossa nel panorama criminale? È su questo che si concentra l'attenzione degli inquirenti che volgono lo sguardo alle gang formate dalle nuove leve che cercano di acquisire forza e prestigio con azioni plateali e dimostrazioni di forza.
UN BOOMERANG
Gli occhi degli investigatori puntano al di là della Palmiro Togliatti, al Quarticciolo dove epigoni dei Senese ammaliati dalla coca delle ndrine cercano di posizionarsi nella gerarchia dei gruppi di fuoco emergenti. «Non credo si tratti di gente che vive a Centocelle o, comunque, di adulti perché tutti sanno qual è il mio lavoro oltre alla passione che dedico all'associazione sportiva, e quest'azione sicuramente costituirà un boomerang», aggiunge il titolare dell'Haka. Ieri, a trovarlo, sono andati anche i ragazzi della Pecora elettrica la libreria sociale che per prima venne colpita dagli attentati incendiari, ben due. Marco non potrà riaprire questo lunedì come auspicato ma «la settimana dopo perché la ditta che si occupa della bonifica e sanificazione ha bisogno di più giorni, torneremo sui tappeti, risorgeremo da queste ceneri». Il quartiere è mobilitato ma anche spaventato. All'inizio della settimana ha preso fuoco - sempre con dolo - l'auto di un cittadino molto attivo nel comitato di quartiere. Era parcheggiata vicino al parco del Forte Prenestino, nei pressi del quale iniziò tutto. Non ha avuto la forza di sporgere denuncia. Anche se, per aiutare chi indaga a chiudere il cerchio attorno a chi cerca di tenere Centocelle sotto scacco, occorre innanzitutto coraggio. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA