Castelnuovo di Porto, l'ingresso tra “I Borghi più belli d'Italia” fa infuriare le frazioni: «Chi si occupa di noi?»

Riccardo Travaglini, sindaco di Castelnuovo di Porto
di Fabio Marricchi
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Sabato 6 Novembre 2021, 12:44

Sta creando curiose e forti polemiche l’ingresso del Comune di Castelnuovo di Porto nel “club” dei “Borghi più belli d’Italia”. Sui social e per le strade del paese subito a nord di Roma c’è qualcuno che storce la bocca di fronte a una notizia che dovrebbe essere positiva per tutta la popolazione. I primi a mostrare scetticismo gli abitanti di Ponte Storto, la frazione sulla Tiberina a otto chilometri dal centro storico: «Vorrei chiedere – scrive una cittadina su Facebook - se, amando Castelnuovo, si ama anche la sua frazione che vive di disservizi. Bisogna prendersi forse tutto il pacchetto e amarla completamente, perché tante e tante volte si sente rispondere picche: Ponte Storto è una frazione e non si fa nulla per sollevarla. Il Comune corre per fare multe. Ma tutto il resto non si guarda. Le strade vedetele da ogni punto di vista».

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La polemica

Alcuni, alla notizia del riconoscimento, comprensibilmente rimarcata dal Comune, hanno sotttolineato l’inadeguatezza dei trasporti: «Come ci si arriva a Castelnuovo? Con i treni indecenti che ci sono e non passano mai». Poi c’è anche chi entra nel “merito” della vicenda. La località al lato della bretella della A1 è entrata appena in un club che lo annovera tra i borghi più belli d’Italia ma c’è chi polemizza proprio su questo punto. «Guardate alle Marche – scrive una cittadina – Ci sono decine di borghi più belli e meglio curati di Castelnuovo.

Perché mai Castelnuovo dovrebbe essere più bello. E’ una cosa che proprio non si capisce». Qualche altro, scettico, si chiede: «Ma, in definitiva, a che serve questa definizione? A me sembra una patacca e basta, una cosa che serve a poco». Le critiche battono soprattutto sui disservizi delle frazioni e si teme che con il riconoscimento aumenti il divario tra centro e periferia.

Ma in tanti prevale la soddisfazione e il giubilo per la notizia. Oltre all’apprezzamento per il lavoro fatto dal sindaco Riccardo Travaglini e dalla giunta, c’è la convinzione che la “medaglia” rilancerà il paese dal punto di vista turistico. Ora ci sarà molto da lavorare per migliorare i servizi di accoglienza, il commerci e la definizione dei prodotti tipici. Il “marchio” Castelnuovo di Porto insomma non potrà fermarsi alla ammissione nel “club”, ma dovrà concretizzarsi in un offerta turistica integrata e qualificata. E c’è chi è convinto che questo riconoscimento a Castelnuovo sarà di giovamento anche ai paesi vicini, sulla Flaminia, a cominciare da Riano e Morlupo. «Non vediamo l’ora di iniziare a lavorare - dicono dall’amministrazione - per consolidare questo progetto. Vogliamo fare la nostra parte ma molto spetterà alle categorie produttive, commercianti, artigiani e aziende, che potranno cogliere questa opportunità per costruire passo dopo passo tutti insieme la Castelnuovo che vogliamo».

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