Roma nord non è il Vietnam, ma certe sere la Cassia sembra il Borneo: Castellitto e gli sfottò social

Social impazziti dopo le dichiarazioni dell'attore figlio di Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini

Roma nord non è il Vietnam, ma certe sere la Cassia sembra il Borneo: Castellitto e gli sfottò social
di Veronica Cursi
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Martedì 7 Dicembre 2021, 08:41 - Ultimo aggiornamento: 8 Dicembre, 08:53

Sarà pur vero che ci sono giorni che se passeggi sulla Cassia sembra di stare nel Borneo. E per schivare le mandrie di cinghiali che si gettano sui cassonetti servirebbe aver partecipato (e superato) un corso di sopravvivenza. Che provaci tu a passare indenne in mezzo alle mamme dei Parioli che sorseggiano un caffè d'orzo-ginseng-schiumato-in tazza grande-con dolcificante al bar della scuola, un esercito di bionde boccolate perfettamente in equilibrio sui loro tacchi 12 pronte ad imbracciare una birkin o una racchetta da padel per sterminarti in qualche circolo sportivo. E i suv? Le smart che sfrecciano su Corso Francia tipo mine vaganti? Roma nord non sarà il Vietnam d'accordo. Ma Ponte Milvio quando piove ricorda moltissimo il Nepal. 

La frase di Castellitto

Pietro Castellitto, figlio di Sergio e Margaret Mazzatini, dice che «non esiste posto più feroce.

Un mondo dove i valori basilari dell’esistenza - voglia di potenza, di bellezza, di soldi e successo - sono ancora in voga.». Casa a Cortina o morte. Barca all'Argentario o morte. Figlio in qualche scuola internazionale o morte. Che poi neanche il dispositivo Enigma sarebbe ruscito a decifrare quella serie infinita di "Adoro", "Top", "Lovvo", "Poraccitudine" che solo una romanordina doc riesce a infilare nella stessa frase. E se non è violenza psicologica questa....E a pensarci bene effettivamente esiste qualcosa di più sadico dello "zozzone" a Corso Francia?

Gli sfottò social

Sui social, dopo la frase dell'attore 30enne, è un tripudio di sfottò: «A Roma nord - scrive qualcuno - è stata combattuta una guerra dove appena nati si veniva tatuati con il simbolo "top" e immersi nelle acque delle piscine del Foro Italico. Abbiamo perso la meglio gioventù tra il passo dei Colli della Farnesina e Ponte Milvio. Onoriamo coloro che hanno avuto il coraggio di spingersi fino a piazzale Flaminio». E ancora: «Dura barcamenarsi tra gli slums di Corso Trieste e le bidonville dei Parioli. Vuoi mette le opportunità di Torbella o il West Side di Torpigna?». «Chi è cresciuto a Roma Nord non ha fatto il Vietnam, ha fatto er Mamiani». Che poi nella Capitale è sempre una questione di conquista del territorio: «A Roma est la vita è ‘na Cambogia ma chi se lo sarebbe mai immaginato che a Roma Nord comincia il Vietnam». «Se Roma Nord è come il Vietnam, allora Roma Sud Est è come Saygon». E c'è chi rilancia: «Noi Torpignattara la potemo chiamà Hiroshima».

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