Castelli Romani, parte turismo post Covid: 17 Comuni si affidano a supermanager per riportare i visitatori

Castelli Romani, parte turismo post Covid: 17 Comuni si affidano a supermanager per riportare i visitatori
di Luigi Jovino
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Giovedì 25 Febbraio 2021, 00:27

Enogastronomia, turismo all’aria aperta, nuoto, equitazione, trekking, bike e fattorie didattiche: gli amministratori e gli operatori del territorio dei Castelli Romani sono impegnati a progettare il rilancio del turismo in attesa della fine della fase acuta dell’epidemia Covid. La Dmo, struttura aderente all’Organizzazione mondiale del turismo ed operante all’interno del Sistema bibliotecario regionale di zona, sta predisponendo un piano scientifico per proporre pacchetti turistici già disponibili per primavera.

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«Per attuare la nostra pianificazione – spiega Giuseppe De Righi, presidente del Sistema bibliotecario – ci stiamo avvalendo del contributo del professor Bruno Bertero, uno dei più famosi ed influenti studiosi del turismo in Europa.

Abbiamo consultato le amministrazioni dei Castelli Romani per ricevere proposte e abbiamo organizzato incontri online con gli operatori. Vogliamo capire quali sono i prodotti turistici su cui contare e la disponibilità dei comuni ad attivare iniziative già dai prossimi mesi». Diciassette Comuni hanno aderito al progetto. Tra questi Frascati, Genzano, Ariccia, Marino e Grottaferrata. Il Sistema bibliotecario sono stati sottoposti questionari in cui sono state richieste le disponibilità di mezzi e strutture ed i progetti di sviluppo turistico già avviati che possono rilanciare il settore. «Non dobbiamo perdere tempo – riprende il presidente De Righi -. Speriamo di sconfiggere l’epidemia con le vaccinazioni e di far ripartire immediatamente il turismo che è l’ attività economica principale del nostro territorio».

Dall’esame del questionario si evince che tra i prodotti più gettonati ci sono il turismo enologico e gastronomico e le attività tradizionali come l’equitazione, l’escursionismo e quelle intrinseche alle caratteristiche del territorio che dispone: di laghi, di una rete diffusa di sentieri, di prati e montagne. «Abbiamo partecipato alla riunione – afferma Carla Zoccolotti, sindaco di Genzano – e condividiamo le scelte fatte dal Sistema bibliotecario. Vogliamo rilanciare l’agriturismo, l’archeologia, la cultura ed il turismo enologico. Abbiamo la tradizione dalla nostra parte”. Più tiepido il commento di Guanluca Santilli, assessore al Turismo nel comune di Grottaferrata, secondo cui: “Qualsiasi attività turistica non può prescindere dalla mobilità sostenibile. E’ inutile pensare al rilancio del turismo quando a Grottaferrata si trovano difficoltà inimmaginabili a parcheggiare. Si deve creare una piattaforma che preveda la sistemazione della rete stradale ed infrastrutturale». Giulio Cavassini, presidente di una associazione di albergatori di Frascati è molto esplicito e chiede un impegno diverso a tutti gli amministratori che si occupano di turismo».

Nel fine settimana - dice - riceveremo la visita dell’onorevole Massimo Garavaglia, neo ministro del Turismo, a cui sottoporremo le nostre richieste. Crediamo che l’Italia intera, con i suoi uomini e i suoi mezzi si debba preparare per la nuova sfida del turismo post Covid. Infatti, dovremo riprogettare le nostre attività perché il turismo alberghiero nel nostro territorio viveva di business e convegni, attività che ripartiranno negli anni a venire». La discussione, quindi, è in atto e non tutte le voci sono concordi. Il comune di Grottaferrata, per esempio, dal canto suo ha convocato una riunione con gli albergatori nei prossimi giorni. 

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