Castel Sant'Angelo nel degrado, parco bivacco dei clochard: nei giardini torna la bidonville

Castel Sant'Angelo nel degrado, parco bivacco dei clochard: nei giardini torna la bidonville
di Laura Bogliolo
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Lunedì 23 Settembre 2019, 11:20 - Ultimo aggiornamento: 16:05

I cancelli di Castel Sant'Angelo restano di nuovo aperti la notte e i giardini si trasformano in camere da letto con vista su San Pietro. In uno dei fossati, accanto a una panchina trasformata in giaciglio, i senzatetto e gli sbandati del parco a due passi da via della Conciliazione, hanno potuto trasportare un divano abbandonato davanti a un cassonetto. Lo hanno fatto in estrema tranquillità, senza che nessuno li fermasse, dopotutto la notte i cancelli restano aperti e il parco è diventato nuovamente una terra di nessuno sotto gli occhi di migliaia di turisti che ogni giorno raggiungono San Pietro. Superato l'assedio degli immancabili venditori ambulanti, l'affaccio sui giardini fa venire i brividi: piccole favelas crescono, sporcizia, cartoni sudici e poi quel divano che la sera diventa il letto di sbandati.

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I TENTATIVI
Da tempo cercano di strappare al degrado l'area, i residenti che dopo tante battaglie si sono uniti nell'Associazione Parco di Castel Sant'Angelo. «Abbiamo segnalato all'Ama la situazione di degrado e chiesto un incontro per organizzare insieme al servizio giardini la pulizia straordinaria del fossato lato Via della Conciliazione», dice l'architetto Michele Natoli, presidente dell'associazione. Devono lottare per far pulire l'area, mentre il problema dei cancelli che restano aperti ormai è un'odissea.

È andata su «tutte le furie» Virginia Raggi quando ha letto ieri sul Messaggero la notizia della mancata apertura dei cancelli di 22 ville storiche da parte dei volontari per un mancato rimborso di 72 mila euro. Raggi, fa sapere il Campidoglio, è scesa in campo in prima persona per cercare di risolvere l'ennesima grana nella gestione del verde di Roma. Il sindaco ha convocato subito una riunione e trovato una soluzione. «Sfiduciati e delusi dal trattamento riservatoci non potendo chiedere ulteriori sacrifici agli associati siamo costretti a sospendere l'attività» aveva scritto al Campidoglio il 3 giugno l'Associazione Carabinieri in Congedo Martiri di Nassiriya.
 

LO STOP
I volontari si occupano di ventidue ville storiche dislocate in diverse zone della città, tra queste c'è anche Castel Sant'Angelo, da sempre uno dei monumenti più frequentati sia dai turisti che dai romani, proprio per gli eventi e le mostre che vengono organizzate. A bloccare, lo scorso giugno, la loro attività, il mancato pagamento da parte del Comune di 72 mila euro, vale a dire il rimborso per l'attività svolta da febbraio a ottobre del 2018.
Intervenne direttamente la sindaca Virginia Raggi, intimando gli uffici amministrativi di sbloccare il pagamento.
Durante l'estate ormai alle spalle, il parco intorno a Castel Sant'Angelo è stato chiuso dagli operatori dell'evento culturale che ha intrattenuto i romani, riscuotendo anche un buon successo di pubblico. Ma una volta finito, i cancelli sono rimasti di nuovo senza alcuna custodia. E il risultato è sotto gli occhi di tutti: i giardini trasformati in un dormitorio.
 

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