Castel Gandolfo, Far West di Ferragosto: «Ecco chi ha sparato»

Castel Gandolfo, Far West di Ferragosto: «Ecco chi ha sparato»
di Karen Leonardi
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Venerdì 10 Settembre 2021, 01:01

Un regolamento di conti nel mondo dello spaccio di droga e sette proiettili. Ecco cosa c’è dietro la sparatoria avvenuta nel piazzale del ristorante Blanco, di Castel Gandolfo, nella notte tra il 14 e 15 agosto, che avrebbe potuto provocare una vera e propria tragedia per i colpi sparati tra la folla da qualcuno a bordo di una Smart bianca, poi dileguatasi poi nel nulla. I carabinieri stringono il cerchio sulla vicenda e a distanza di meno di un mese di indagini serrate, c’è una perizia balistica che fa luce sulla notte di terrore vissuta alla vigilia di Ferragosto. La vicenda sembra essere inserita nel giro dello spaccio della droga. 

Spari a Castel Gandolfo



Parte dalle immagini di un video ripreso da una telecamera di sorveglianza di via Spiaggia del Lago la ricostruzione degli attimi di paura con persone che scappano e i bossoli conficcati nelle carrozzerie delle auto parcheggiate. È stato individuato e sembra avere le ore contate il responsabile che, nel piazzale antistante il locale sul lungolago, ha sparato 7 colpi, intorno alle 2, puntando la pistola contro i numerosi giovani che stavano lì per festeggiare la ricorrenza e solo per una manciata di secondi, non sono rimasti vittime del folle gesto.

All’indomani della sparatoria i proprietari delle vetture che hanno rinvenuto colpi di arma da fuoco nella carrozzeria delle auto parcheggiate, si sono presentati in caserma per sporgere denuncia. Circostanza che ha consentito di accertare il numero di colpi sparati dall’auto ferma nel parcheggio prima di scomparire nel nulla. Nella Smart, che ad un certo punto ha fatto retromarcia e da cui poi sono partiti i colpi, c’erano due giovani sui 25 anni. 
Si chiudono, quindi, le indagini condotte dai militari del capitano Davide Acquaviva, comandante della compagnia di Castel Gandolfo.


I FRAME
Gli investigatori, più di tanto, non si sbilanciano, ma hanno in mano un identikit abbastanza preciso: si tratterebbe di ragazzi della zona, dediti allo spaccio di droga e quel giorno pronti a far valere rivendicazioni sul mercato dello spaccio degli stupefacenti, a colpi di pistola.

C’era una cinquantina di persone, quella notte soprattutto ragazzi, gente venuta anche da fuori per trascorrere la giornata al lago Albano di Castel Gandolfo. Il rumore dei colpi, un fuggi fuggi generale e la salvezza di tutti. Ad incastrare l’autore del blitz è stato un tatuaggio sul braccio che impugna l’arma fuori dal finestrino e preme il grilletto all’impazzata. Un’immagine nitida, insieme alle riprese della targa contenute nel video finito nelle mani dei carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo. Dove si vede anche un’animata discussione nata tra una decina di ragazzi e ragazze. Litigavano, probabilmente, per una questione di soldi incassati per la vendita di alcune dosi di cocaina. Somma mai spartita nel gruppo.


LA RICOSTRUZIONE
Da qui il litigio, gli spari forse fatti esplodere a scopo intimidatorio. Poi la fuga in auto che scompare nel nulla. Ma poi non tanto nel nulla perché numerosi indizi sono rimasti nelle mani dei carabinieri. Nelle prossime ore, forse anche oggi, potrebbe essere resa nota l’identità con nome e cognome. Nella stessa notte, ad Ostia, un fatto simile: quattro colpi esplosi in aria da una pistola, partiti da una vettura in transito sul lungomare Paolo Toscanelli. Nessun ferito, nessun danno particolare, ma solo tanta paura come a Castel Gandolfo, dove proprio nel periodo estivo si è verificato un altro gravo fatto nella zona del lago: due giovani sono rimasti seriamente feriti dopo un accoltellamento nel cuore della notte.
 

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