La scommessa di Castel Gandolfo: «Unendo le forze di tutti possiamo salvare l'ambiente del lago»

La meravigliosa vista del Lago di Albano e delle Ville Pontificie di Castel Gandolfo
di Luigi Jovino
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Domenica 12 Settembre 2021, 12:41

Cinque Comuni dei Castelli, il Parco Regionale, il Consorzio di bonifica Pratica di Mare, associazioni professionali e culturali stringono un “patto” per tutelare e valorizzare il lago Albano a Castel Gandolfo. La situazione del bacino lacustre da decenni è critica: sui costoni ci sono state diverse frane e il livello scende. «Bisogna correre ai ripari - dicono i promotori - per mantenere integro un ecosistema tutelato dall’Europa come “Sito di importanza comunitario”. Un’operazione di grande respiro avrebbe la gratitudine di decine di migliaia di cittadini».

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Venerdì sera al premio “Castel Gandolfo: Acqua è Vita», voluto da amministrazioni, giornalisti, imprenditori, patrocinato dal Comune e della Regione Lazio, si è parlato di come ridare vigore al lago. «Servono – ha detto Massimo Gargano, dell’associazione nazionale bacini idrografici - ricerche e piani per ricondurre l’acqua piovana nell’invaso.

L’edificazione, le strade, l’indurimento di terreni incolti la fa “scivolare” verso il mare. Bisogna censire le migliaia di pozzi privati dei Castelli, bloccando gli abusivi. Il “Patto di Lago” è uno strumento che ci permette di agire e di reperire fondi». A Castel Gandolfo ci sono le Ville Pontificie e la questione è stata sottoposta all’amministratore, in contatto con Papa Bergoglio.

I premi a chi si sta adoperando per lo scopo sono stati consegnati nello stabilimento “I Quadri”, una meravigliosa terrazza naturale-ristorante su Castel Gandolfo. Ha coordinato la serata la cronista Chiara Rai. Presenti tra gli altri il capo della Procura di Velletri Giancarlo Amato, il senatore Bruno Astorre, segretario regionale del Pd, il deputato Marco Silvestroni di Fratelli d’Italia, Milvia Monachesi sindaco della cittadina, Veronica Cimino, sua omologa a Rocca di Papa, Carlo Zoccolotti di Genzano, Gianluca Staccoli di Ariccia, Massimiliano Borelli di Albano. C’era anche Francesca Sbardella, moglie di Astorre, candidata sindaco a Frascati, per molti la favorita.

Si calcola che ai Castelli siano 35 mila i pozzi che attingono dal sottosuolo vulcanico vecchio di milioni di anni. «La cosiddetta “pressione antropica” – dice la Monachesi – e l’impermeabilizzazione dei suoli hanno pesato sulla discesa della falda. Dal 1988 si è andati giù di sette metri. Uno sforzo congiunto può arginare la cosa». Il “patto” solleciterà tavoli per studiare le priorità. «Ci auguriamo - dice Ettore Marrone, anima del “patto” - che aderisca Nemi. Quel lago e quello di Albano sono alimentati da falde diverse ma i problemi sono analoghi».

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