Casal Bruciato, primi denunciati: anche chi urlò «ti stupro»

Casal Bruciato, prime denunce: anche chi urlò «Ti stupro»
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Giovedì 9 Maggio 2019, 14:58 - Ultimo aggiornamento: 19:07

Rimane alta la tensione a Casal Bruciato, a Roma. Primi denunciati per le proteste avvenute nei giorni scorsi a Casal Bruciato contro l'assegnazione di una casa popolare ai nomadi. Secondo quanto si è appreso, tra questi ci sarebbe anche chi ha urlato la frase «ti stupro» al passaggio della donna rom con la bambina. Identificati e denunciati anche chi ha insultato con frasi razziste la famiglia rom.

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Nel grande cortile che dà respiro alle quattro palazzine al 20 di via Sebastiano Satta, a Casal Bruciato, sembra essersi tranquillizzato il clima di tensione che ha viziato due giorni di proteste e contestazioni per l'assegnazione alla famiglia rom dell'appartamento al secondo piano. Tolto gazebo e bandiere, in casa Omerovic si è rasserenata anche Violetta, fino a ieri spaventata e sfuggente. Mentre il papà e la mamma annunciano una festa per presentarsi ai vicini, lei mangia un gelato su uno dei materassi sistemati nel salotto spoglio come il resto dell'appartamento. «Vogliamo diventare cittadini italiani, proprio come i miei figli», dice il capofamiglia.
 


Il capofamiglia. «Oggi va meglio, stamattina sono uscito a fare colazione al bar ma non so dopo come andrà, vedremo nei prossimi giorni. Ho aspettato tanto tempo per questa casa e devo rimanere qui». Lo ha detto Imer, capofamiglia del nucleo di 14 nomadi assegnatario di una casa popolare a Casal Bruciato, teatro di proteste. «Siamo molto preoccupati - aggiunge - mia figlia di 3 anni non dorme da quattro giorni, si sveglia continuamente. L'altra di 9 anni ha avuto il panico». Imer racconta che vive a Roma da 30 anni. «Pulisco cantine - ha raccontato - faccio il mercatino a Boccea, vendo e compro auto».

Zingaretti: «Riapriremo la sezione del Pd». Il segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti, ha annunciato: «A Casal Bruciato riapriremo la sede del Partito democratico, perchè non si può essere presenti solo quando scoppia la protesta. Dobbiamo tornare in quei luoghi dove se manca la politica possono uscire fuori gli istinti che abbiamo visto». Così il leader dem e presidente della Regione Lazio, ospite di «Corriere Live».

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