Roma, tradito dal compleanno della figlia: rientra in città e viene arrestato: era latitante in fuga dal 2006

Roma, tradito dal compleanno della figlia: rientra in città e viene arrestato: era latitante in fuga dal 2006
di Camilla Mozzetti
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Venerdì 28 Maggio 2021, 09:35 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 11:34

Poteva accadere e così è stato: la sua latitanza è finita nella casa della madre al Tuscolano. Ricercato dal 2006 e tradito dal 23esimo compleanno della figlia David Cittadini rientrato nella Capitale dalla Spagna è stato arrestato questa notte dai carabinieri del comando provinciale di Roma. L’uomo, classe 1972, era riuscito a fuggire 14 anni fa alla cattura nell’ambito dell’operazione “Ibisco” condotta dal reparto investigativo del Ros e coordinata dalla Dda della Procura che aveva smantellato un’associazione dedita al traffico internazionale di stupefacenti portando in carcere 26 persone.

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I militari dell’Arma da tempo erano sulle tracce di Cittadini che pur vivendo nascosto in Spagna continuava a mantenere vivi i rapporti con i propri familiari, in particolar modo con la madre e la figlia alle quali è molto legato. Motivo per cui i carabinieri visto l’imminente 23esimo compleanno della giovane si sono appostati per giorni di fronte all’abitazione della madre al Tuscolano fino a quando hanno notato entrare nel condominio un soggetto dalle fattezze simili proprio a quelle del noto latitante.

A questo punto i militari, fingendosi fattorini, hanno fatto irruzione nell’appartamento bloccando l’uomo, che stava cercando di nascondersi, nella camera da letto. Durante la perquisizione è stata trovata una carta d’identità falsa che ha permesso all’uomo di spostarsi da un Paese all’altro. Intestata a un cittadino romano della sua stessa età ma con la foto di Cittadini il documento era stato usato per passare i controlli aeroportuali e salire a bordo dell’aereo Barcellona – Roma delle ore 07.00 del mattino.

L'inchiesta che nel 2006 lo vide coinvolto accertò come Cittadini, condannato all'epoca a 13 annie 4 mesi, era di fatto una delle figure apicali dell'associazione e si occupava, in particolare,  di procurare lo stupefacente da importare in Italia sfruttando contatti con canali di rifornimento attivi in Spagna e nei paesi produttori (Marocco e Sud America).

Il latitante, espletate le formalità di rito, è stato condotto nel carcere di Rebibbia.

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