Carabiniere ucciso a Roma, Hjort rinuncia al Riesame e resta in carcere

Carabiniere ucciso a Roma, Hjort rinuncia al Riesame e resta in carcere
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Lunedì 16 Settembre 2019, 11:27 - Ultimo aggiornamento: 15:19

Gli avvocati di Christian Gabriel Natale Hjort, il 19enne americano accusato di concorso in omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, hanno rinunciato all'udienza al Tribunale del Riesame. 

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Resta dunque in carcere il giovane americano, accusato dell'omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega insieme con il connazionale reo confesso Finningan Lee Elder. «Abbiamo rinunciato perché la Procura è la seconda volta che deposita nuovi atti a ridosso del Riesame - spiega il difensore di Natale, Francesco Petrelli - Inoltre la Procura ci ha comunicato che c'è ancora attività istruttoria in corso e a noi serve tempo per analizzare i documenti agli atti con i nostri consulenti».
 

 


Natale ha appreso oggi dei nuovi atti emersi dalle analisi del Ris che aggravano la sua posizione: le sue impronte digitali sul pannello del controsoffitto nella stanza dell'hotel «Le Meridien» a Roma dove era nascosto il coltello con cui è stato ucciso Cerciello Rega e le immagini e i video trovate nel suo telefonino dai carabinieri del Nucleo Investigativo con una grande quantità di armi e droga.

«La difesa di Natale ha rinunciato a proseguire sulla strada del Riesame, evidentemente c'erano elementi consistenti. Le impronte sono state abbastanza rilevanti, ha pesato un pò tutto. Facciamo terminare l'ottimo lavoro che sta portando avanti la Procura di Roma». Commenta così l'avvocato Massimo Ferrandino, legale della famiglia del vicebrigadiere Mario Cerciello. 


 

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