Ippodromo Capannelle, partono i licenziamenti

Ippodromo Capannelle, partono i licenziamenti
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Sabato 2 Marzo 2019, 15:16 - Ultimo aggiornamento: 4 Marzo, 12:55
Partono i licenziamenti all'ippodromo romano di Capannelle. «Il tempo è scaduto e restituiamo l'ippodromo Capannelle al Campidoglio cui spetterà l'obbligo di sorveglianza e manutenzione dell'impianto. Contestualmente, a malincuore, in questi giorni inizieranno le procedure di licenziamento dei nostri dipendenti, un centinaio, ai quali non possiamo più garantire la prosecuzione del rapporto lavorativo». Lo annuncia la società Hippogroup Roma Capannelle in una nota spiegando che «la prima lettera di licenziamento a partire è quella dell'amministratore deelgato di Hippogroup, Elio Pautasso». Nel comunicato l'impresa che gestisce in concessione dal Campidoglio l'ippodromo e che dal 2013 versa al Comune 66mila euro denuncia: «Questo è il risultato che il comune di Roma ha voluto coscientemente perseguire sin dall'inizio. Per un anno e mezzo siamo stati presi in giro dall'assessore allo Sport, Daniele Frongia, e dal presidente della Commissione Sport, Angelo Diario». Il dialogo prosegue, replica invece il Campidoglio.

«Il 31 gennaio, all'ennesima riunione in assessorato, ci eravamo dati un mese di tempo. Come nuova presa in giro, Frongia ci ha fatto pervenire all'ultimo istante una proposta sul canone d'affitto totalmente irricevibile nella sua sproporzionata indeterminatezza che rispediamo al mittente - continua la società concessionaria -. Siamo stanchi di chiacchiere e pezze a colori dell'ultimo minuto. Volevano che ce ne andassimo e ce ne andiamo, curiosi di vedere chi verrà dopo di noi a sostenere annualmente il canone di oltre due milioni quattrocentomila, i cinquecentomila euro di Tari recentemente aumentata e i costi di gestione dell'impianto. Spetterà al Comune, ora, garantire i costi per manutenzione e sorveglianza e manutenzione di base che a Hippogroup costano circa mezzo milione di euro al mese, cifra che, da oggi in poi - conclude la società - spetterà al Campidoglio pagare con i soldi dei romani».

«L'Amministrazione e Hippogroup, a dispetto dei toni roboanti e minacciosi dell'ultimo comunicato stampa della società, continuano a lavorare e interloquire seriamente e per via ufficiale», afferma in una nota il Campidoglio. «La nota inviata ieri dalla società è ben più conciliante rispetto al comunicato e sottopone all'amministrazione diversi punti, riportiamo di seguito i principali: la società afferma di non essere in grado di superare l'importo di 66.000 euro/anno: Roma Capitale ha infatti chiesto 66.000 euro/anno in attesa del pronunciamento giudiziale, lo ricordiamo, promosso da Hippogroup; la società ha presentato istanza ex art. 22 per l'applicazione delle norme transitorie in materia di concessioni: l'istanza è valida e, tramite il soccorso istruttorio, l'amministrazione l'ha presa in carico e risponderà a breve; la società ha richiesto un canone certo (non a titolo di acconto) e nessun impegno per lavori, a partire dal 1 gennaio 2017 e fino all'indizione del nuovo bando: Roma Capitale non può derogare alla normativa vigente, questa specifica richiesta non è ricevibile».

«Stante la evidente e reiterata volontà di Roma Capitale di trovare una soluzione alla questione di Capannelle, così come palesato più volte in tutti questi mesi dalle azioni messe in campo dagli uffici del Dipartimento Sport, si conferma quindi la rinnovata intenzione di accettare ove possibile le proposte della Hippogroup, diffidandola dall'iniziare le procedure di licenziamento e di abbandono dell'impianto come impropriamente dichiarato in queste ore e sollecitandola a riprendere immediatamente le corse».

«Massima solidarietà agli operatori e ai lavoratori del mondo ippico romano. La giunta Raggi, incapace di trovare soluzioni e costruire una prospettiva accettabile per Capannelle, mette una pietra tombale sull'ippodromo romano. Registriamo con sconcerto l'atteggiamento di assoluta irresponsabilità che contrassegna la condotta della sindaca, della giunta e dei dirigenti apicali dell'amministrazione capitolina. Tutti costoro in questi mesi si sono contraddistinti soprattutto per inerzia, indifferenza e confusione». Lo dichiara in una nota il consigliere del Pd capitolino Marco Palumbo. «É l'epilogo di un contenzioso che ha visto la maggioranza capitolina incapace di dare indirizzi certi e di assumersi le responsabilità che gli competono. Con la decisione odierna dei gestori dell'ippodromo, il contenzioso tra Campidoglio e Hippogroup lascia in balia del loro destino decine di famiglie e si da un ulteriore colpo all'economia e allo sport cittadino. A farne le spese - conclude Palumbo - sono come sempre i soggetti più deboli ovvero i lavoratori, un aspetto che né Raggi né, il suo assessore Frongia hanno mai tenuto nella dovuta considerazione».

«Apprendiamo dagli organi di stampa che dopo le ultime riunioni in campidoglio e comunicazioni dell'assessorato allo Sport, la società di gestione dell'ippodromo di Capannelle ha restituito le chiavi dell'impianto al Comune. Questo è l'ennesimo fallimento dell'assessorato allo Sport e dell'amministrazione Raggi, che colpisce una delle realtà storiche dello sport capitolino, infliggendo un duro colpo all'occupazione e alla credibilità di Roma - dichiarano in una
nota Fabrizio Santori, dirigente della Lega e Alessandro Conte, delegato alle politiche del Lavoro per Roma e Provincia della Lega -. Vedremo ora quanto tempo passerà prima che sia bandita la gara che permetterà al Comune di assegnare la struttura a una società competente e competitiva per esperienza e capitali. Siamo molto preoccupati sia per le famiglie dei dipendenti che per l'indotto che l'ippodromo garantiva alla città e al territorio, e che ora rischia seriamente di andare disperso. La Lega vigilerà sullo sviluppo di questa situazione, e ci auguriamo che si arrivi presto ad una nuova gara, e che qualsiasi soluzione ponte sia assolutamente all'altezza della situazione per evitare danni al patrimonio storico, artistico e ambientale all'impianto».


 
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