​Bus Atac, attese record e malori per il caldo: «Un incubo spostarsi»

Bus Atac, attese record e malori per il caldo: «Un incubo spostarsi»
di Redazione Cronaca di Roma
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Giovedì 20 Giugno 2019, 06:30

Temperature da capogiro, neanche un filo di vento e la condanna delle interminabili attese dell’autobus, spesso senza le pensiline che offrano un po’ d’ombra. Benvenuti a Roma. Il termometro, nelle ore più calde, va ben oltre i 30 gradi. Eppure la Capitale è una città sempre in movimento. Le strade sono affollate da lavoratori, da semplici residenti, da turisti e anche dagli studenti che vanno a scuola o tornano a casa, impegnati nella prima prova degli esami di Maturità 2019. E per una città sempre in movimento, spostarsi è un bel problema. Anzi, una somma di problemi: due stazioni della metropolitana in pieno centro, Barberini e Repubblica, sono ancora chiuse. In molti quindi preferiscono spostarsi in autobus, che sono infatti sempre gremiti. Quelli che circolano non sono abbastanza e spesso arrivano in ritardo e non rispettano gli orari. Come è successo ieri mattina al capolinea del 913, in piazza Augusto Imperatore. Due autobus erano fermi a causa di guasti, e le persone hanno atteso per oltre un’ora: «E’ una vergogna - lo sfogo corale - ci sono bambini e persone anziane che per poco non si sentono male». Anche a piazza San Silvestro la situazione è simile. Claudia Bertozzi, 43 anni, dice: «Io gli autobus li prendo regolarmente. Il problema del caldo un pochino si sente, sopratutto per le persone di una certa età». E sopratutto se le attese sono lunghe. 

IL CASO
La flotta Atac è una delle più vecchie d’Europa, con un’età media intorno ai 12 anni. Come se non bastasse, oltre cinquanta dei 227 mezzi nuovi sono fermi in un deposito a Bologna, come ha svelato il Messaggero. Sarebbero utilissimi per aumentare le corse che oggi si reggono, a causa dei molti guasti, su una flotta più che dimezzata. Ma manca, da settimane, un passaggio burocratico: la cessione delle vetture dal Campidoglio alla sua controllata. La giunta Raggi non è riuscita a trovare una formula. Se n’è discusso la settimana scorsa, quando il presidente e a.d dell’Atac, Paolo Simioni, ne ha parlato con la sindaca Raggi. Ma la soluzione non è stata trovata. Si discute del contratto di comodato, che il Comune vorrebbe oneroso e Atac gratuito. E per le tante persone che ogni giorno a Roma utilizzano gli autobus per spostarsi, il viaggio, tra l’aria condizionata che non funziona e le tante persone sui mezzi in arrivo, non è per niente piacevole. Ma l’attesa è forse la parte peggiore. Molti pendolari raccontano di aspettare anche più di 35-40 minuti. La conseguenza è che in tanti si ritrovano accalcati alle fermate. «A soffrire maggiormente sono gli anziani, la mancanza di un riparo alle fermate condanna a lunghe attese sotto il sole», raccontano. Perché il problema è proprio questo: non ci sono neanche pensiline sotto cui trovare riparo dal sole. Con l’arrivo dell’estate non è un aspetto secondario.

LE REAZIONI 
Avviene nella centralissima via Nazionale, in piazza San Silvestro, dove di autobus ne passano tanti (in teoria). Ed è così anche a Piazza Venezia. Lo conferma Luca Canali, 29 anni: «Il caldo c’è e si sente tutto. Per me non è un problema perché sono giovane, ma è vero che per gli anziani può esserlo, specie in assenza delle pensiline». Anche Alfredo Serafini, sessantaquattrenne, dice la sua: «Io non uso tanto gli autobus per fortuna. Immagino che possa essere un problema per gli anziani. In alcuni punti magari servirebbero delle pensiline per ripararsi dal sole, sopratutto dove c’è più calca». La gente che aspetta è tanta, qualcuno ha con sé valigie e buste della spesa. Perciò, quando comincia scendere l’ombra, la situazione migliora. Ma domani si ricomincia.
 

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