Buche e vigili, Campidoglio lumaca: fino a 156 giorni per pagare le imprese. L'allarme della Ragioneria

Campidoglio lumaca, fino a 156 giorni per pagare le imprese: l'allarme della Ragioneria
di Lorenzo De Cicco
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Venerdì 11 Ottobre 2019, 10:33

La burocrazia lumaca del Campidoglio tormenta anche le imprese. Ditte che dopo avere eseguito i lavori o consegnato il materiale ordinato dal Comune, poi non vedono un euro per mesi. Tre, quattro, anche cinque mesi d'attesa, in barba alla legge che, in teoria, concederebbe agli uffici pubblici massimo 30 giorni oltre la scadenza delle fatture per saldare i conti. Nella Capitale non va sempre così, come sa bene la Ragioneria generale di Palazzo Senatorio, che difatti il 30 settembre ha spedito una lettera ai vertici di tutti i dipartimenti lanciando un allarme sui tempi di pagamento di parcelle e ricevute. Lungaggini da accorciare il prima possibile, entro fine anno: dal 2020 entrerà in vigore la stretta nazionale sui debiti nella pubblica amministrazione che prevede, in caso di ritardi, il congelamento dei fondi sui conti degli enti locali.

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Soldi che a quel punto non potrebbero più essere investiti sui servizi, dal momento che, una volta bloccati, «non è possibile disporre impegni e pagamenti», avvertono i contabili capitolini. Nella missiva, firmata dal Ragioniere generale Anna Guiducci, si chiede di attivare «qualunque azione amministrativo/contabile utile per un tempestivo ed effettivo pagamento delle fatture». E si allega un report sui vari organi dell'amministrazione, il primo tassello della «costante azione di monitoraggio» appena avviata. Va riconosciuto che alcuni uffici fanno il loro dovere. Rispettano le dead-line, anzi c'è anche chi salda prima della scadenza. Difatti complessivamente nel secondo trimestre 2019, si legge sul sito del Comune, i tempi medi di pagamento di tutta l'amministrazione sono stati di 32 giorni: oltre i termini, ma di poco. Ma è un dato grezzo, perché leggendo il dettagliato rapporto della Ragioneria, ufficio per ufficio, vengono fuori lentezze smisurate e molto più allarmanti. Anche perché le strutture che si muovono al ralenti sono quelle dove passa il grosso delle fatture.

GLI ATTI DA SMISTARE
Il dipartimento dei Lavori pubblici, che ha gestito 8.879 pagamenti, salda 2 mesi dopo la scadenza. È in ritardo rispetto ai 30 giorni anche l'ufficio delle Politiche sociali, che ha smistato 1.147 fatture. Solo queste due strutture gestiscono i due terzi di tutte le fatture pagate dal Comune e riportate nel dossier della Ragioneria (in totale sono 14.265). Ecco perché ora chi tiene i cordoni della borsa del Campidoglio chiede una svolta. Altrimenti il rischio è che da gennaio scattino le sanzioni milionarie previste dall'ultima legge di bilancio. L'ennesima tegola sulle traballanti casse della Capitale.
 

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