Bracciano, valanga di critiche per la ricandidatura del sindaco Tondinelli: il giallo dei gruppi Facebook

Il centro di Bracciano con il castello Orsini-Odescalchi che lo domina
di Chiara Rai
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Giovedì 31 Dicembre 2020, 15:04 - Ultimo aggiornamento: 1 Gennaio, 13:27

Ci sono già “fuochi d’artificio” a Bracciano, 19 mila abitanti, in vista del voto di primavera per la rielezione del sindaco. Non appena il primo cittadino Armando Tondinelli, tre giorni fa, ha annunciato di volersi ricandidare, sulle pagine Facebook dei gruppi di zona sono iniziati attacchi senza sosta contro di lui. Tondinelli ha una pagina personale e lì ovviamente ci sono stati tanti commenti positivi. Ma sugli altri siti - uno si chiama “Non sei di Bracciano se...”, laltro “Sei di Bracciano boh...”, totale oltre 5 mila membri - sono apparsi post di fuoco. Alcuni cittadini, forse avendo un doppio profilo, hanno notato che i siluri verbali sono visibili a un certo numero di persone - la maggior parte - ma non a tutte. Alcuni si sono chiesti un po’ sconcertati: «Ma chi diavolo gestisce questi gruppi? Sembra che qualcuno stia giocando a scacchi e questo non è bello. Le pagine Facebook sono di tutti e dovrebbero essere trasparenti».

«Ci sono persone – dice un residente attivo su Facebook – che colgono ogni occasione per fare politica su gruppi che loro stessi hanno fondato». I commenti sono scattati subito dopo Natale. «C’è veramente qualcosa di poco chiaro sulle cose che vengono pubblicate attarverso internet - dice un membro - Ad esempio il gruppo Fb che si chiama “Non sei di Bracciano se” dichiara di avere una “aspirazione civica”, tanto che nelle regole da accettare per farne parte viene detto: “Nessuna polemica politica. Non sono ammessi post che possano innescare in qualsiasi modo contrapposizioni o discussioni a sfondo politico».

Eppure i post, insinuanti, sono apparsi. Qualcuno li ha fotografati. Lunedì ad esempio c'è stata una dura critica al progetto di bike-sharing del Comune: «Un sogno-illusione», ha scritto un aderente. Lo ha condiviso tal Giuseppe Pagano, utente molto attivo nel gruppo, che ha innescato una serie reazioni: «Tutto prevedibile! - è uno degli “ironici” commenti - Purtroppo abbiamo gente sveglia al governo...». Firma: Venerina Marziano, candidata alle scorse elezioni con il Movimento Cinque Stelle.

La quale risulta moderatore in un altro gruppo, “Bracciano fatti e Misfatti”, 2 mila membri iscritti. Con lei Alessandro Lallo, attuale amministratore di “Non Sei di Bracciano Se”, e Andrea Casano, candidato alle scorse elezioni col centrosinistra.

Il mistero si è infittito questa mattina. Alcune delle persone che avevano notato le anomalie si sono accorte di non poter più accedere alle pagine di vari gruppi Facebook di zona. Gli interrogativi posti sono stati rimossi. Una decisione che può essere presa, attraverso i computer, solo dai moderatori e dagli amministratori. Tra i vari interventi contro il sindaco anche uno di Silvano Mangoni, uno dei responsabili del gruppo “Fatti e misfatti”. Tra le più polemiche contro l’amministrazione in carica la Marziano. Un cittadino che si diceva soddisfatto per la ricandidatura di Tondinelli è stato “zittito”: «Mi dispiace - ha scritto un tizio - per i soliti noti che screditano, perché impegnati in fazioni politiche avverse». «Uggessù, che mi tocca leggere», ha scritto Lallo. Dulcis in fundo il gruppo “Sei di Bracciano Boh..”.

Tra i moderatori - cioè coloro che decidono cosa esce sulla pagina e cosa no - c'è anche uno dei responsabili di “Bracciano fatti e misfatti”. Come amministratore figura un misterioso Mago Silvan. Una delle persone più attive su Fb, secondo indiscrezioni, potrebbe a sua volta scendre in campo per il Comune a primavera. Chi lo sosterrà? Non è chiaro. L'unica cosa certa è che la notizia della ricandidatura di Armando Tondinelli ha acceso un mezzo “vespaio”. La campagna elettorale è iniziata con molti mesi di anticipo. Per ora su internet. Ma è lì, vista la situazione generale, con l'epidemia di Coronavirus in corso, che tanti si ritrovano. Alcuni cittadini stanno aprendo gli occhi. «Il disastro sanitario - dicono - potrebbe svelare, specie a livello locale, cosa accade dietro le quinte di chi gestisce i gruppi internet di zona. C'è gente che muore e qualcuno, non si capisce perché, continua a muoversi come se niente fosse».

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