LE CRITICHE
Le foto della notte dance, organizzata dall'associazione Atipica in accordo con la direzione dell'Angelica, hanno fatto storcere il naso a molti addetti ai lavori, innescando un valzer di polemiche sui social. Le scene di tanti ragazzi che - bicchiere di birra alla mano - si muovevano negli spazi maestosi del Vanvitelli, fanno effetto. «È solo un uso diverso dello spazio, che non ha avuto nessun impatto sul patrimonio», dice la responsabile dell'Angelica Flaminia Terlizzi che rispedisce al mittente tutte le critiche. «Ho quasi 40 anni di servizio, ho diretto l'Angelica per nove anni e ho ben chiaro il concetto di tutela - insiste la Terlizzi - C'erano ottanta persone che ascoltavano musica in cuffia, con luci al led rispettose dell'ambiente, e i drink non erano alla portata dei libri. Neanche l'umidità ne ha risentito. Consideri che abbiamo organizzato presentazioni di libri con Umberto Eco o Vittorio Sgarbi con centinaia di persone nel salone».
La domanda è doverosa. Perché autorizzare la discoteca all'Angelica? «È un modo - insiste la Terlizzi - per far conoscere un posto che altrimenti resta sconosciuto ad un target d'età come questo. Ma anche per ricavare fondi preziosi che servono a colmare vuoti di bilancio. Le biblioteche sono un bene a rischio. Noi rischiamo di chiudere per carenza di personale». Insomma, strategie di mecenatismo 2.0. Impattanti? «Ho controllato io personalmente tutta la serata - precisa- Si figuri che anni fa l'Angelica è stata il set del film Angeli e Demoni: un impatto di circa 130 persone tra truppe e macchinari. Ma il ricavato dal canone è stato importante».
Ma come si è svolta la serata? Ingresso dalle 20:30 su prenotazione, due biglietti (15 e 30 euro, in base alla consumazione), la modalità silent con cuffie nel Salone (fino alle 23:30), con live di accompagnamento - senza cuffie - fino all'una nella galleria al piano terra. «Noi siamo alla ricerca di bellezze nascoste e l'Angelica è un posto meraviglioso - commenta Daniele Pallante presidente di Atipica - Abbiamo organizzato l'evento in accordo con la direzione, rispettando le prescrizioni di sicurezza nel salone». E allora, balla coi libri?
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