La benzina supera i 2 euro, dall'Ardeatina alla Montagnola: i distributori più cari a Roma

La benzina supera i 2 euro, dall'Ardeatina alla Montagnola: i distributori più cari a Roma
di Laura Bogliolo
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Giovedì 10 Marzo 2022, 08:12 - Ultimo aggiornamento: 11 Marzo, 09:04

Il costo del diesel ha già raggiunto quello della benzina, anzi, in alcuni casi lo ha anche superato. Sull'Ardeatina il cartello ieri segnalava 2,199 al litro, per entrambi i prodotti. Alla Montagnola, il gasolio era a 2,039, la benzina a 2,029. Il record poi in una stazione indipendente sulla Portuense: 2,339 diesel, 2,279 benzina. Anche nelle stazioni self-service da giorni ormai si sono superati i 2 euro al litro. E almeno oggi ci sarà ancora un rialzo per il diesel come spiegano gli esperti del settore. Non è chiaro invece fino a quando l'onda degli aumenti strettamente collegata alla delicata situazione geopolitica con la guerra in Ucraina possa continuare a crescere travolgendo i romani. «Sono infermeria, devo andare all'ospedale San Camillo ogni giorno - diceva ieri Michela ferma sull'Ardeatina - sarà un salasso». Poi ci sono le categorie che con gli spostamenti, in auto o in scooter, ci lavorano: tassisti, Ncc, ma anche i rider che si affidano ai motorini per consegne che fanno intascare anche solo poco più di 3 euro a corsa. Parte intanto la protesta dei benzinai che da lunedì spegneranno di notte le luci dei self-service. Restano uguali le tariffe di tassisti, Ncc e rider, ma anche quelle dei benzinai secondo quanto denuncia l'associazione dei gestori Faib-Confesercenti. Ma i romani, anche ieri mattina, facevano smorfie di rabbia avvicinandosi alle stazioni che proponevano prezzi alle stelle per fare il pieno.

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LA RABBIA
I benzinai ieri spiegavano di essere loro a «pagare il prezzo più alto». Ma perché? «La categoria ha un aumento dell'esposizione di capitale per acquistare il carburante - spiega Antonio Ciavattini segretario Faib-Confesercenti Roma - ha un margine di guadagno fisso che è poco più di 3 centesimi lordi a litro e se ci mettiamo dentro anche l'aumento dei costi di gestione per l'energia elettrica è chiaro che il settore è in grande difficoltà». Le richieste della categoria sono chiare: «Bloccare l'Iva, tagliare le accise». Da stazione a stazione il prezzo cambia, perché? «Lo decidono le compagnie, non i benzinai» che non escludono in futuro di chiudere per protesta. «L'aumento del carburante ridurrà sempre di più i consumi dei romani in ogni settore - denuncia Valter Giammaria, presidente Confesercenti di Roma - ci saranno pesanti conseguenze negative su tutta la filiera con gravi danni a commercianti, imprenditori e artigiani».
«L'aumento è strettamente connesso alle contingenze internazionali che non dipendono ovviamente da noi - dice Romolo Guasco, direttore della Confcommercio Roma - c'è da dire che il costo aveva iniziato a salire subito dopo Natale, comunque la ricaduta per l'aumento del carburante si spalma su ogni settore, considerando che - aggiunge Guasco - gli autotrasportatori italiani già pagavano la tariffa più alta in Europa per il gasolio».

Loreno Bittarelli, presidente Uri e Radiotaxi 3570, ha una visione nerissima del futuro: «Si rischia la scomparsa del settore». E spiega: «Il trasporto pubblico non di linea è già stato investito dalla crisi della pandemia con un fatturato perso di circa 2,3 miliardi, per questo chiediamo di rivedere il sistema del rimborso delle accise. Il settore - aggiunge - non è in grado di reggere all'aumento dei prezzi alle stazioni di servizio, per questo chiediamo tra l'altro lo strumento del cosiddetto carburante professionale, con prezzo calmierato alla pompa». Da Anitrav, associazione di categoria degli Ncc duramente colpiti, fanno sapere: «Siamo allo stremo, servono interventi urgenti come la proroga della moratoria su leasing, mutui e finanziamenti fino al 30 giugno». Mediamente per raggiungere Fiumicino si chiede al cliente 50 euro, tariffa che rimarrà invariata, mentre si continuerà a spendere il doppio rispetto a prima per il pieno di carburante.

 

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