Giacca, cravatta e pistola: il bandito di Roma incubo dei tassisti

Il racconto: «Aveva modi gentili, ma poi mi ha detto: dammi i soldi o ti ammazzo»

Giacca, cravatta e pistola: il bandito di Roma incubo dei tassisti
di Marco De Risi
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Mercoledì 29 Dicembre 2021, 07:34

Un rapinatore seriale, scaltro e cinico che colpisce i tassisti. L'uomo vestito in giacca e cravatta si finge un cliente perfetto. Rassicura con il suo vestiario la vittima di turno. Quindi, accade che il tassista lo faccia salire credendolo un cliente insospettabile. Invece è proprio lui ad essere pronto ad impugnare una pistola per mettere a segno una rapina.
IL COLPO
L'altra notte il bandito solitario in giacca e cravatta ha colpito al Prenestino rapinando un tassista di 46 anni della cooperativa del 3570. «Non avrei mai pensato che quell'uomo potesse essere un rapinatore - ha raccontato ai carabinieri -. Aveva un aspetto rassicurate, elegante».
Il colpo si è materializzato intorno alle 3.30 della notte. Il tassista ha avuto una chiamata da via Molfetta, in zona Quarticciolo.

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Il posto, a volte è frequentato da spacciatori e piccoli criminali: per questo il tassista ha usato molta cautela per arrivare in zona. Lungo un tratto di marciapiede c'era ad aspettarlo il cliente vestito in modo elegante. Il tassista ha avuto una buona impressione e l'ha fatto salire senza problemi.
«Mi ha detto buonasera - ha raccontato il tassista agli agenti -, poi mi ha chiesto di portarlo in via Francesco Tovaglieri, ringraziandomi». Il posto non è lontano dal Prenestino e si trova vicino Tor Tre Teste. Il taxi ha puntato per andare verso via Tovaglieri e il viaggio è stato rapido.

A quell'ora, di notte, non c'è traffico. Il taxi è arrivato a destinazione in pochi minuti. Solo a quel punto il cliente si è rivelato essere un rapinatore. Il bandito solitario è sceso dall'auto facendo finta di contare i soldi per pagare. Invece, con una mossa repentina ha aperto lo sportello ed è entrato su sedile davanti. A quel punto, dalla giacca, ha estratto un potente revolver che ha puntato alla testa del tassista che non ha più opposto resistenza.

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LA PAURA
«Dammi i soldi se no ti ammazzo», ha detto il rapinatore al tassista che non ha potuto fare altro che eseguire gli ordini del criminale. L'uomo ha rapinato l'incasso, circa 100 euro. Poi, è fuggito a piedi facendo perdere le tracce in una parallela di via Tovaglieri.
A quel punto la vittima ha chiamato con il suo cellulare il 112 che ha smistato la telefonata d'emergenza ai carabinieri. In pochi minuti parecchie pattuglie dell'Arma sono accorse in aiuto del tassista che è apparso agli investigatori ancora in preda al terrore. L'uomo ha perso un pò di lucidità proprio perché in preda alla paura. I carabinieri della compagnia Casilina non hanno lasciato nulla d'intentato. Sono stati istituiti dei posti di blocco e via radio è stata fornita la descrizione del bandito: altezza media, capelli leggermente lunghi, vestito bene con giacca e cravatta.

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LE RICERCHE
Nelle chat dei tassisti scorre l'identikit che allerta tutti i colleghi. L'uomo secondo qualcuno ha già colpito altre volte. Intanto i militari stanno ricercando altre denunce su Roma su eventuali rapine fatte con lo stesso metodo a tassisti. Ed i dati saranno incrociati anche con quelli della polizia. Le cooperative dei tassisti sono state avvertite, l'attenzione è massima. Gli inquirenti sono convinti di trovarsi davanti a un bandito seriale, armato di pistola, che potrebbe colpire ancora.

 

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