Per questo anche il direttore generale del Campidoglio Franco Giampaoletti che ieri ha preso parte alla Commissione, ci va cauto: «Ci sono delle persone che non rispettano le regole, punto. Quando rispetteranno le regole si riaprirà». E ha riconvocato tutti nel suo ufficio dopodomani, lunedì. Il giorno dell’antivigilia di Natale. Come dire, che la sicurezza viene prima di tutto.
Ma ieri la commissione ha messo in luce uno scontro tutto interno all’amministrazione comunale. Il presidente della Commissione Commercio Andrea Coia ha puntato il dito contro la Polizia locale che non ha messo a disposizione i verbali delle sanzioni redatti più di una settimana fa. «Per ora solo sanzioni amministrative», ha detto Coia. Poco fumo e niente arrosto? Sicuramente il presidente della Commissione voleva leggere con i suoi occhi i motivi del sequestro. E non ha potuto farlo. A disposizione ci sono per ora solo sette verbali. E si sa che ogni banco ha ricevuto circa tremila euro di sanzioni recapitate ieri mattina.
Un bel corto circuito se si considera che la Polizia di Roma capitale è una diretta emanazione dell’amministrazione comunale. «Sono otto giorni che richiedo costantemente questi documenti al Comando ma non ho avuto nessuna risposta. Ritengo molto grave e scortese che il comandante Antonio Di Maggio non sia presente qui e non abbia nemmeno risposto all’invito. Ad oggi, tutto quello che sappiamo lo abbiamo appreso dai giornali», ha detto Coia. In Commissione c’erano due vigili che non hanno preso parte al blitz di una settimana fa. Ma è pure vero che dal Comando sentono di «aver solo fatto il nostro dovere». Aprire il dibattito tra Tredicine e gli esponenti della Polizia locale all’interno della commissione avrebbe aggiunto un’ulteriore sfumatura surreale a questa vicenda. Come quando il numero uno della Direzione Mercati Pasquale Pelusi ha parlato di un «percorso accidentato del piano sicurezza» e di una Asl arrogante verso il dipartimento: «Dopo l’operazione della Polizia locale si sono presentati nei nostri uffici, per loro stessa ammissione, ‘con fare non collaborativo’, come se le eventuali violazioni delle norme di sicurezza fossero nostra responsabilità quando la realtà dei fatti è che, dopo il rilascio delle concessioni, il dipartimento esce totalmente di scena».
«Le associazioni hanno riferito che stanno seguendo le prescrizioni e che potrebbero essere in grado di adempiere a breve», commenta il presidente Coia. Gli operatori sperano di riaprire subito ma ancora fanno i conti con le prescrizioni dei vigili. «Anche l’anno scorso avevamo i fili elettrici così, ora stiamo mettendo tutto in sicurezza», assicura un operatore. Ma a controllare che i fili non siano come l’anno scorso e come una settimana fa, ovvero scoperti e penzoloni dalla giostra per i bimbi, quest’anno c’è anche la Procura.
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