Ballottaggi senza Cinquestelle: 6 Comuni scelgono il sindaco

Ballottaggi senza Cinquestelle: 6 Comuni scelgono il sindaco
di Stefania Piras
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Sabato 8 Giugno 2019, 11:36

Sono fuori da tutti i ballottaggi e, novità, stanno cercando di incidere anche se in finale loro non ci sono andati. Il M5s per la prima volta cerca di non rimanere a margine. Lo spettacolo del bipolarismo è odioso ma è quello che hanno deciso di vedere gli elettori che non hanno nemmeno riconfermato i sindaci M5s a Nettuno e Civitavecchia. Perciò ai ballottaggi di domenica non potranno far altro che far pesare i loro 12-16 per cento. A Monterotondo il candidato Alberto Pagliuca per orientare i propri elettori ha posto sei domande ai due sfidanti Riccardo Varone (44,52 per cento al primo turno) e Simone Di Ventura (37,1 per cento).

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Ha chiesto loro come sceglieranno gli assessori e gli amministratori delle partecipate. Segnali di apertura stellata sono arrivati da sinistra a cui farebbero molto comodo i tremila e passa voti di Pagliuca (16 per cento).

IL PIÙ VOTATO
Al primo turno il Partito democratico, è stato il partito più votato con il 21,71 per cento, mentre al terzo posto si è piazzata la Lega con il 14,43 per cento (alle Europee la Lega ha preso invece il 30,95 per cento).
«La nostra gente è molto combattuta, la frase che sento spesso è Non possiamo consegnare la città alla Lega», racconta Ilaria Calabrese. Cinque anni fa la candidata sindaco era lei. «è una partita difficile, noi saremo all'opposizione ma vogliamo sapere più con chi che contro chi», ripete sibillina rivelando la grande sofferenza dell'elettorato pentastellato he subisce l'alleanza di governo con Matteo Salvini.

L'ALLEATO
Ma ci sono altri grandi Comuni del Lazio che domenica 9 giugno eleggeranno al ballottaggio il nuovo sindaco. E in tutti i M5S fa l'ago della bilancia e vorrebbe riconquistare il terreno perduto. Ma con chi si schiereranno? Dalla parte dell'alleato condannandosi a essere una copia di serie B delle politiche leghiste oppure si accoderanno all'odiatissimo Pd (per il M5S i politici dem sono sempre stati definiti con sprezzo piddini). A Civitavecchia non c'è partita: il centrodestra parte favorito con il 49 per cento come pure a Nettuno, mentre a Tivoli il sindaco uscente, Giuseppe Proietti, un civico che ha schierato un esercito di liste civiche (dentro le quali ci sono anche pezzi di Pd e Fi) potrebbe fare il bis. D'altronde parte da un 45,27%. Uno scenario amarissimo per il leghista Vincenzo Tropiano che corre solo senza i tradizionali alleati di centrodestra. Il centrosinistra è avanti a Monterotondo, e pure a Palestrina e Ciampino.

VOTI DI AREA
A Nettuno Alessandro Coppola (centrodestra) guida con il 41% abbondante, mentre Waldemaro Marchiafava (centrosinistra) è rimasto al 24,8%. I voti di area M5s valgono almeno un 25 per cento (erano divisi in tre liste diverse). A Ciampino la Lega spera di giocarsela: anche qui è passato Matteo Salvini per favorire Daniela Ballico, famiglia Ugl, che ha totalizzato il 33 per cento, e dare una spallata al candidato di centro sinistra Giorgio Balzoni che al primo turno ha preso il 35,36%. Qui saranno decisivi i voti dell'Udc (6,5 per cento) al centrodestra. Qui il M5S ha preso il 16,4 per cento. A Palestrina guida con il 41 per cento Manuel Magliocchetti del centrosinistra. Mario Moretti di Lega e alleati (che ha sfiorato il 30 per cento) ha trovato un accordo con Bella Palestrina, una lista civica di centrosinistra che da sola ha fatto il 6,3 per cento e che al primo turno appoggiava una terza candidata sostenuta da una coalizione bipartisan.

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