Roma, il ritorno dei bagarini dallo stadio al Colosseo: «Comprano i biglietti online e li rivendono sulla piazza»

Roma, dallo stadio al Colosseo il ritorno dei bagarini: «Comprano online i biglietti e li rivendono sulla piazza»
di Laura Larcan
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 30 Giugno 2021, 16:33

«Tourist Information. Ask me». Chiedete, pure, le informazioni turistiche, così lo show degli abusivi torna in scena. Badge tarocco appeso alla maglietta e approccio disinvolto al turista di passaggio. Colosseo come lo stadio, con l'ultima frontiera dei bagarini. «Sulla piazza sono più promoter che turisti», lamentano le guide turistiche professioniste di Roma sul piede di guerra. Non fa in tempo a ripartire, seppur in modalità slow, il turismo, che tornano come api sul miele gli ambulanti del ticket a prezzi gonfiati. Avvicinano i turisti per vendere loro i tour dell'Anfiteatro Flavio. Puntano soprattutto i turisti più sprovveduti e meno organizzati che arrivano sulla piazza senza aver prenotato online il biglietto (l'unica modalità valida ora per entrare al parco archeologico del Colosseo). Non a caso, oramai, l'abbocco del salta-fila non fa più presa, perché le code per entrare al Colosseo sono quasi del tutto sparite.

Colosseo "segreto": il nuovo percorso dei sotterranei dopo il restauro finanziato da Tod's.

Ritorno bagarini, la strategia

La strategia, ora, sta tutta sulla mancata prenotazione da parte dell'aspirante visitatore.

I promoter sembrano agevolati nel business dal fatto che manca una cassa-biglietteria ufficiale sulla piazza. La vendita su strada di biglietti e tour è rigorosamente vietata dal Regolamento di polizia urbana oramai approvato nel 2019. Pochi i controlli e gli interventi da parte dei vigili per arginare le operazioni. I bagarini sono sempre legati all'attività di agenzie e organizzazioni varie.

Due passi in cielo, la Domus Aurea torna a splendere

Ma non mancano novità imprenditoriali dell'ultima ora, segnalate dalle guide, come quella di alcuni pakistani (senza patentino di abilitazione, ça va sans dire) che al Colosseo fanno da promoter, vendono tour e all'occasione si improvvisano persino in guide turistiche: insomma, un'attività in proprio a tutti gli effetti. L'ultimo fenomeno del suk all'ombra del Colosseo. Possibile? Tant'è. Come fanno allora? Si comprano online vari biglietti (tipo, una ventina anche ogni due o tre ore) e li vendono sulla piazza, con il rincaro. «Lo scorso weekend, con i pochi turisti che stanno tornando, c'erano già i bagarini all'opera. E con i pochi gruppi in visita, erano più le guide abusive che quelle regolarmente abilitate», racconta amareggiata Francesca Duimich presidente di Federagit Confesercenti-Roma. «Non essendoci nemmeno una cassa aperta, i bagarini hanno buon gioco con coloro che arrivano senza aver pre-acquistato il biglietto», continua Duimich.

Guttuso, Monet, De Chirico, il grande sacco della Rai: «Rubate 120 opere d’arte»


Chi ingaggia gli abusivi? «Sono all'opera varie organizzazioni. L'abusivismo è promosso sempre più su grandi piattaforme internazionali con sede all'estero. Tra queste ci sono quelle che propongono i Free Tours: vengono presentati come gratuiti, ma gratuiti non sono, perché alla fine la mancia è obbligatoria. E poi ci sono coloro che si autopromuovono. Serve l'intervento della polizia locale, così come di quella postale». Ieri, festa dei Santi Pietro e Paolo, il via vai dei bagarini è andato avanti per tutto il giorno.


I testimoni

Un assedio su tutta la zona a ridosso del Colosseo. Da via Labicana a largo Agnesi (la terrazza sulla stazione della metropolitana), via di San Gregorio e Fori Imperiali. «Una presenza sfacciata, senza l'ombra di un vigile», lamentano le guide dell'Agtar, l'Associazione delle Guide turistiche abilitate Roma. «Il controllo dei bagarini spetta alla Polizia Municipale, perché la promozione e la vendita di tour nelle strade del Centro sono vietate sulla base del nuovo Regolamento di Polizia Urbana - sottolinea la presidente dell'Agtar Isabella Ruggiero - Se si applicassero ora l'energia e il rigore che tutte le Forze dell'Ordine hanno applicato nel 2020 per far rispettare le norme anti-Covid, l'illegalità turistica sarebbe azzerata. Siamo tornati alle stesse criticità del 2019, anzi peggio. Adesso ci sono pochissimi turisti, le guide al lavoro sono pochissime, ma i bagarini sono tornati appena il Colosseo ha riaperto. Evidentemente si sentono tranquilli. Inoltre - conclude Isabella Ruggiero - la crisi economica senza precedenti rischia di tradursi in terreno fertile per fenomeni di micro-criminalità, con intimidazioni ai danni dei professionisti e anche dei turisti, assediati da una folla di venditori abusivi, truffatori e borseggiatori».

© RIPRODUZIONE RISERVATA