Autovelox Roma, la nuova mappa: dalla Cassia all'Eur dispositivi hi-tech per le strade killer

Autovelox sulla Colombo (foto d'archivio)
di Camilla Mozzetti
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Lunedì 4 Marzo 2019, 08:13 - Ultimo aggiornamento: 10:31

Di ultima generazione capaci di rilevare all'instante la velocità di un veicolo in transito, segnalando immediatamente al comando generale dei vigili la targa dell'auto, e abili però anche ispezionare un ampio raggio stradale grazie a una lente focale grandangolo andando così alla caccia delle auto che si fermano in doppia fila.



Bisognerà aspettare ancora poche settimane per vedere su almeno dieci strade ad alto scorrimento l'arrivo dei tutor intelligenti, dei dispositivi di ultima generazione voluti dal Campidoglio per limitare l'indice dei sinistri ma anche per incrementare il gettito delle multe.

Il progetto è datato e risale allo scorso anno: a Bilancio l'amministrazione ha isolato un milione di euro e ora come fanno sapere dal comando dei vigili urbani serve solo l'autorizzazione della Ragioneria capitolina per procedere con l'acquisto dei dispositivi. I tempi? Entro la fine di aprile (al più tardi nel mese di maggio) i tutor intelligenti dovrebbero far la loro comparsa sulle strade. Si parte con la Galleria Giovanni XXIII nel tratto che collega via del Foro Italico a via della Pineta Sacchetti con l'obiettivo di limitare la velocità e di conseguenza gli incidenti che purtroppo sono all'ordine del giorno. Ma non finisce qui perché, come detto, i dispositivi serviranno anche a rimpinguare le casse del Comune. Se, infatti, l'amministrazione punta a garantire una più ampia sicurezza stradale, dall'altra il provvedimento servirà anche a recuperare gettiti preziosi, considerato il volume per ora solo presunto ma potenzialmente veritiero delle contravvenzioni che potrebbero crescere del 50% e in alcuni casi del 100% anche perché sulle maggior parte delle strade prescelte non ci sono al momento sistemi automatici di rilevazione della velocità e le contravvenzioni vengono elevate solo se c'è una pattuglia della municipale con lo street-control in azione.

LE ZONE
Dalla Galleria Giovanni XXIII, il piano si estenderà ad altre nove strade considerate delle vere e proprie maglie nere per il numero di incidenti che avvengono e che spesso provocano anche dei feriti gravi. Ecco allora che dopo la Galleria, sarà la volta di via Cristoforo Colombo (che solo nel 2018 ha registrato 284 incidenti), via Cassia (152 sinistri lo scorso anno), via Casilina (268 scontri e tamponamenti) e poi via Nomentana (166 incidenti), viale Marco Polo, via Pontina, via Ostiense e via Laurentina, via Pineta Sacchetti. I nuovi tutor avranno una tecnologia più avanzata rispetto ai normali autovelox e quindi oltre a sanzionare gli automobilisti che premono con troppa facilità l'acceleratore, grazie alla lente focale grandangolo contenuta all'interno, potranno rilevare anche tutti i veicoli che contrariamente al codice della strada parcheggiano in seconda fila provocando ingorghi al traffico.

I DECRETI
In quest'ultimo caso il dispositivo registrerà l'infrazione che sarà inviata alla sala operativa del comando generale da cui partiranno gli agenti che, a loro volta recandosi sul posto, redigeranno la contravvenzione. Il benefico è abbastanza intuibile: si ottimizza l'impiego dei caschi bianchi sulle strade della città. Se l'uso dei nuovi tutor darà dei buoni risultati, l'amministrazione potrebbe decidere di estendere il loro utilizzo ad altre strade come via Tiburtina o via Prenestina. Quel che è certo comunque è che per rendere effettivo il loro utilizzo, e dunque la loro installazione, da palazzo Valentini dovranno essere emanati dei decreti prefettizi: uno per ogni tutor, mentre sulle strade dovrà essere ampliata la segnaletica verticale. In sostanza, ad almeno 30 metri prima del dispositivo, l'amministrazione dovrà garantire un cartello che informa l'utente della presenza del dispositivo anche per evitare brusche frenate e possibili tamponamenti.

 

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