Da 101 milioni previsti nel Contratto di servizio 2019 a poco più di 90 totali previsti per quest’anno: due numeri che segnano il calo delle performance Atac. Sono i km che l’azienda è chiamata a fare con i mezzi di superficie, bus, filobus, tram e bus elettrici, di sua proprietà. Quindi, sono esclusi da questo conto i circa 6 milioni di km che l’azienda intende subaffidare nel 2022. Questi numeri sono contenuti nel Piano di produzione per l’anno 2022 di metropolitane e di superficie.
Il file, licenziato dall’azienda a fine gennaio, riporta le previsioni, mese per mese, su come sarà articolato il servizio.
LO STOP DELLA LINEA ROSSA
Ad allontanare l’obiettivo, facendo mancare ad Atac per l’ennesima volta il raggiungimento degli obiettivi inseriti nel Concordato preventivo, ci si mette anche la chiusura della metro A per lavori. Dal prossimo 4 luglio, per 18 mesi, la linea arancione chiuderà alle 21, anziché alle 23.30, dalla domenica al giovedì. E, come confermano Assessorato ai Trasporti e Atac, a 14 giorni dalla chiusura ancora «si stanno predisponendo» i piani di comunicazione dei servizi sostitutivi lasciando aperto il quesito sul fatto che prima si chiude poi si fanno i piani alternativi.
La chiusura anticipata comporta, tabelle Atac alla mano, la perdita di 42 corse al giorno fra le 21 e le 23.30. Il Piano di previsione non contiene queste perdite perché, spiegano da Atac, è stato redatto quando ancora non si sapeva dei lavori. Un treno della metro porta fino a 1.200 persone: 42 corse al giorno significano una perdita della capacità di trasporto di 50mila persone per far fronte alla quale servirebbero, su carta, oltre 500 autobus sostitutivi. E, pur tenendo conto dell’orario, le 76 vetture in sostituzione non sembrano sufficienti considerando il numero di turisti e gli eventi in calendario in città. Ovviamente, Atac scrive anche che i dati del Piano di previsione «verranno confermati o eventualmente adeguati in base alle determinazioni» del Campidoglio e che «la capacità di realizzare pienamente il piano di produzione dipenderà dalla risposta che si riuscirà a ottenere sul tema delle carenze di organico».
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