Roma Atac, l'ultimo spreco: vigilanti anti-incendio per i ritardi nei lavori

Gli impianti devono essere rinnovati dal 2018 ma è tutto fermo
di Pier Paolo Filippi
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Martedì 14 Aprile 2020, 09:57
Costerà una trentina di milioni in più l'adeguamento alla nuova normativa antincendio risale al 2015 - delle gallerie e delle stazioni delle metropolitana A e B. Tanti sono i soldi che il Campidoglio è stato costretto ad assegnare ad Atac, gestore delle linee, per garantire i presidi e i servizi di sorveglianza per la gestione delle emergenze nelle more della realizzazione dei lavori. Dal novembre del 2018, quando un sopralluogo dei vigili del fuoco rilevò la necessità di procedere all'intervento di modernizzazione, pena anche il rischio di chiudere le due linee metro, ancora praticamente niente è stato fatto. I lavori, la cui esecuzione è in capo a Roma Capitale, sono ancora in là da venire, come spiega Roma metropolitane, la società che si occupa della progettazione, sul suo sito internet. Gli interventi alle metro A e B, divisi in più stralci, riguardano tra le altre cose i sistemi di alimentazione elettrica, gli impianti idrici antincendio, impermeabilizzazione delle gallerie. «Per quanto riguarda il primo stralcio di interventi si legge sul sito di Roma metropolitane - sono completati gli studi progettuali preliminari e il progetto di fattibilità tecnico-economica. Per gli stralci di interventi successivi al primo sono completati gli studi progettuali preliminari».

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I lavori alle due linee costeranno circa 185 milioni, soldi che provengono dal finanziamento da 425 milioni accordato alla Capitale nel gennaio 2018 a Roma dall'allora governo Gentiloni per la riqualificazione dei trasporti capitolini. A causa dei ritardi però, a questa cifra andranno ad aggiungersi svariati milioni che serviranno ad Atac per garantire i servizi di sorveglianza anti emergenze prescritti dai vigili del fuoco come condizione per mantenere le linee in esercizio. In particolare, i vigili del fuoco avevano chiesto ad Atac sia iniziative di miglioramento delle condizioni di sicurezza dei passeggeri e dei lavoratori, sia un incremento degli addetti all'antincendio, all'emergenza e all'evacuazione. Servizi per i quali Atac è costretta a rivolgersi a società esterne, con un appalto da oltre 30 milioni per 4 anni, ossia per la durata prevista dei lavori di adeguamento.

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Soldi che Atac ha chiesto al Campidoglio, proprietario delle infrastrutture e responsabile dei costi derivanti dal suo mancato adeguamento. I servizi appaltati da Atac riguardano la sorveglianza antincendio, il controllo visivo della sicurezza, le procedure di evacuazione, le operazioni di primo intervento in casi di emergenza sismica, allagamento, condizioni climatiche avverse, fughe di gas o sostanze pericolose. Prevista anche un'attività di controllo con addetti alla sicurezza a bordo dei treni. In caso di emergenza, gli operatori dovranno agevolare le operazioni di evacuazione del personale e del pubblico, impegnandosi a far mantenere la calma e ad evitare la diffusione di atteggiamenti di panico, fornendo indicazioni sulle uscite di emergenza. I servizi, assicurati da una squadra di 73 operatori più un responsabile per ogni turno, si svolgeranno tutti i giorni dell'anno, dal lunedì alla domenica.

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