Atac, nuovo salvataggio: 40 milioni dai contribuenti

Atac, nuovo salvataggio: 40 milioni dai contribuenti
di Fabio Rossi
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Giovedì 25 Febbraio 2021, 22:58 - Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 08:31

Un’anticipazione di 40 milioni, dalle casse del Campidoglio, per salvare Atac dal fallimento. La municipalizzata ha chiesto questa cifra «che verrà restituita a un anno dall’erogazione», spiegando che «ciò consentirà di migliorare l’equilibrio finanziario nelle more che vengano versati i ristori economici previsti dal Governo per i mancati ricavi commerciali da biglietti, a causa del Covid, riconosciuti a tutte le aziende di trasporto pubblico locale». Una richiesta caduta proprio nel giorno dell’assemblea capitolina straordinaria, convocata dopo l’intervento del Tar, per discutere i risultati del referendum consultivo per la messa a bando del trasporto pubblico locale, svoltosi nel 2018 con la vittoria schiacciante del sì, pur a fronte di un’affluenza alle urne di appena il 16 per cento degli aventi diritto. «Posso assicurare che Roma Capitale anticiperà i ristori alla nostra azienda - sottolinea Virginia Raggi nel suo intervento in aula Giulio Cesare - Il concordato è solido e ringrazio i lavoratori che stanno sostenendo Atac con turni di lavoro anche più pesanti».


LA DELIBERA


Il risultato della consultazione è stato “bocciato” dall’amministrazione capitolina. «Diciamo no alla liberalizzazione - dice la sindaca - La messa a gara del servizio di trasporto pubblico locale non avrebbe comportato maggiore efficienza, ma solo creato disparità tra le periferie e il centro: linee di serie A, quelle più remunerative, e linee di serie B, quelle più povere».

La maggioranza M5S ha presentato in consiglio comunale una delibera in cui si conferma «la volontà di non dar seguito alla soluzione indicata dall’esito dei risultati del referendum svoltosi in data 11 novembre 2018» e si ribadisce «che l’obiettivo principale da perseguire per ottenere un reale efficientamento del servizio è quello del potenziamento e miglioramento della rete infrastrutturale, in corso di realizzazione».

Insomma, l’esito del referendum viene respinto.


LE REAZIONI
La posizione del Campidoglio sulla vicenda è duramente criticata dai Radicali: «Non una parola sui disservizi, sul mancato rispetto del contratto di servizio così come sui milioni di corse soppresse - rimarca il deputato Riccardo Magi - Non una parola sulle criticità sollevate dai commissari giudiziali in merito al percorso del concordato preventivo». Secondo Valerio Federico, tesoriere di Più Europa, «Atac è stata un buco nero per la finanza pubblica italiana, come la Corte dei conti ricorda puntualmente». La sindaca «ha deciso di calpestare platealmente la volontà e l’indicazione dei romani», attaccano i parlamentari di Italia Viva, Roberto Giachetti e Luciano Nobili. L’azienda di via Prenestina «deve restare pubblica, lo ripetiamo da tempo, ma non basta perché deve anche funzionare», commenta Svetlana Celli, capogruppo della civica “Roma torna Roma”.


LA PROTESTA
Ieri, intanto, sit-in di protesta in piazza del Campidoglio a Roma, organizzato dagli ambulanti contro il ripristino dei bandi su aree pubbliche prospettati dalla sindaca. «Qui ci sono 15 mila famiglie, noi attendiamo delle risposte da Raggi subito, altrimenti da lunedì scatta il blocco della città», attacca il presidente nazionale di Fiva-Confcommercio, Giacomo Errico.
 

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