Assenteisti Atac indagati per truffa: falsi certificati medici per saltare il turno

Assenteisti Atac indagati per truffa: falsi certificati medici per saltare il turno
di Michela Allegri
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Sabato 26 Gennaio 2019, 09:08 - Ultimo aggiornamento: 11:33
Falsi certificati medici consegnati in azienda per saltare il turno di lavoro. E c'è anche chi ha finto di dovere restare a casa per assistere i figli malati. Tutto documentato, ancora una volta, con certificazioni sanitarie taroccate. Ora, i furbetti dell'Atac, quasi tutti autisti ma anche dipendenti amministrativi, sono finiti sotto inchiesta. Per il momento, il pubblico ministero Nicola Maiorano ha iscritto i nomi di sei persone sul registro degli indagati, ma il numero potrebbe salire. Le accuse ipotizzate sono la truffa e il falso. I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria hanno già acquisito la documentazione presso la sede dell'azienda e nelle prossime settimane depositeranno in procura un'informativa sulla vicenda.

L'inchiesta è scattata dopo una segnalazione presentata dall'Atac, che nei mesi scorsi ha avviato un audit interno per andare a caccia di dipendenti assenteisti. Un autista, per esempio, avrebbe spedito all'azienda per anni lo stesso referto del pronto soccorso, cambiando solo la data in cima al foglio. Il certificato, inviato all'ufficio del Personale, gli garantiva giorni di malattia - falsa - regolarmente retribuiti. Un trucchetto copiato da alcuni colleghi, finiti come lui sotto inchiesta. I casi segnalati dall'Atac, tra la metà del 2018 e poche settimane fa, sono almeno una ventina. E per sei dipendenti è già scattata l'iscrizione sul registro degli indagati. Al vaglio della Procura anche la posizione di chi avrebbe sfruttato le licenze 104 - quelle previste per assistere parenti disabili - pur non avendo nessun invalido in famiglia: ancora una volta, una dichiarazione fasulla. Un dipendente - è sempre la denuncia dell'azienda - avrebbe invece trascorso tutte le ore di permesso gozzovigliando, senza assistere nemmeno per un minuto il padre, che era realmente malato.

I FIGLI
L'ultima segnalazione riguarda altri sette dipendenti della municipalizzata che, pur di guadagnare giorni di riposo extra e mettendo in tasca uno stipendio pieno, avrebbero consegnato all'ufficio del Personale certificati che attestavano la malattia dei figli. Peccato che fosse tutto un imbroglio. I sette, tutti quanti conducenti, sono stati licenziati e denunciati e ora anche la loro posizione finirà al vaglio del pm Maiorano. A scoprire il sistema di certificati pediatrici falsi in cui venivano diagnosticati ai bimbi malori e patologie inesistenti, erano stati gli ispettori dell'Atac. A smentire i genitori, invece, erano stati i pediatri, che avevano disconosciuto firme e documentazione e avevano detto di non avere visitato di recente i piccoli pazienti. I dipendenti hanno provato a impugnare il provvedimento disciplinare, ma il Tribunale del lavoro ha rigettato il primo ricorso, dando ragione in pieno alla Direzione delle Risorse umane della società dei trasporti. Il passo successivo è stato la denuncia in Procura.
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