Roma, asili, la beffa delle graduatorie: incertezza per 2mila bambini

Roma, asili, la beffa delle graduatorie: incertezza per 2mila bambini
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Martedì 21 Luglio 2020, 09:37 - Ultimo aggiornamento: 19:30

Dopo le proteste dei giorni scorsi, si sono materializzate sul sito del Comune le graduatorie dei nidi per l’infanzia. Quelli che ospiteranno i bambini da 0 a 3 anni per l’anno 2020-21. Da quello che si sa, di fronte a 13mila richieste per i posti nelle strutture pubbliche, ci sono circa 600 famiglie in lista d’attesa,che non sanno ancora dove andranno i loro figli. In teoria non ci dovrebbero essere problemi perché a Roma nascono sempre meno bambini, in realtà visto il meccanismo scelto dal Comune -che privilegia la struttura pubblica su quella convenzionata - e gli alti prezzi quasi 1.500 famiglie finiscono per rinunciare o rivolgersi ai privati per avere un posto sotto casa.

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LE INCOGNITE
La pubblicazione delle graduatorie non tranquillizza le famiglie e le associazioni dei genitori, che temono che tutto il lavoro fatto dal Comune possa tramutarsi in carta straccia, perché il governo non ha ancora disposto le linee guida e le precauzioni antiCovid per i nidi, in primo luogo il numero di allievi che ogni maestra e ogni operatore può gestire senza correre rischi. Non a caso il Campidoglio ha fatto presente in una nota che «i tempi e le modalità di iniziodellafrequenzasarannodefiniti alla luce dei provvedimenti che saranno assunti dagli organi competenti in relazione all’emergenzaCovid-19everrannotempestivamente comunicati alle famiglie».

Parole che secondo Domenico Crea, direttore generale di Crescere Insieme, vogliono dire: «Non soltanto non sappiamo ancora quando i nidi riapriranno e per quante ore ogni giorno, ma in base alle regole che deciderà il governo molti bambini potrebbero non trovare spazio». È il caos quindi, come conferma l’assessore all’Istruzione al I Municipio, Giovanni Figà Talamanca: «Ora iniziaillavorodifficileperiterritori: perché dobbiamo confrontare le richieste delle famiglie, quelle che sono prime in lista, quelle ritardatarie e sistemare tutte le caselle. E se le regole sono incerte, il tempo è poco».

I genitori dovranno comunicare l’accettazione del posto entro il 30 luglio. Successivamente, a partire dal 31luglio, si apriranno le  accettazioni per coloro che si trovano in lista di attesa. Per farlo basterà compilare il modulo online sul sito di Roma Capitale. Sempre il Comune ricorda che «in fase di accettazione del posto sarà necessario presentare la dichiarazione dello stato vaccinale del bambino, mentre non è previsto il pagamento anticipato della quota di settembre che si potrà adempiere successivamente».

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