«Davide non appotuto fare i compiti»: la giustificazione (falsa) del bambino è virale
L’uomo è stato già identificato e oggi dovrà presentarsi al comando dei vigili. Ma la ferita è grande per la comunità ariccina, risvegliatasi con il graffito sul suo monumento. Poi c’è il danno economico ancora da quantificare, con i costi anticipati dall'intervento che ha visto gli operai del Comune cancellare le scritte in attesa del restauro del muro e dell’intonaco, prima della definitiva, nuova tinteggiatura. Ad intervenire, intorno alle 7,30, gli agenti della polizia locale chiamati dal Conservatore del palazzo, l’architetto Francesco Petrucci, che rintracciavano poco dopo la bomboletta spray usata per lo sfregio nelle vicinanze. Immediate le indagini del comando della municipale, coordinate dal commissario David Moretti, che in serata hanno portato all’identificazione dell’atto vandalico, grazie all’esame delle riprese dell’impianto di videosorveglianza installato dal Comune. L’uomo, di cui non sono state ancora rese note le generalità, ma che probabilmente risiede in zona, è stato convocato per oggi alla sede del comando per essere sentito dagli inquirenti e, se ne ricorreranno gli estremi, denunciato per danneggiamento aggravato al patrimonio artistico comunale tutelato dal ministero dei Beni Culturali e Architettonici.
Oltre alla denuncia penale si procederà da subito anche per la richiesta di risarcimento dei danni che potrebbero ammontare anche oltre i diecimila euro. «Una giornata molto triste per Ariccia – ha commentato il Conservatore Francesco Petrucci - come è triste constatare ancora una volta la mancanza di sensibilità di taluni nei confronti dei beni comuni che in questo caso appartengono non solo alla comunità ariccina ma a tutti gli italiani e quanti all’estero amano il nostro patrimonio storico». Non è la prima volta che i beni artistici di piazza di Corte, sulla quale si affaccia Palazzo Chigi finiscono sotto attacco. L’anno scorso alcuni bambini, davanti allo sguardo delle madri, approfittando dello svuotamento delle fontane per la pulizia periodica, si divertirono a correre in tondo dentro la fontana seicentesca del Bernini già danneggiata, alcuni anni prima, da un gruppo di ragazzi ubriachi che provocarono il distacco di alcuni frammenti. Scritte e graffiti, invece, più volte hanno deturpato la storica Locanda Martorelli, una delle tappe degli artisti del Grand Tour tra il ‘700 e l’800.
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